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La discarica dei panni usati

Creato il 09 giugno 2011 da Riprendiamociroma
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Panni buttati in terra, scarpe sparse sui marciapiedi. Una mini discarica di vestiti usati. La gente passa senza guardare, senza battere ciglio. Queste immagini agghiacciati di assoluto degrado, scattate a Via Ippolito Nievo (siamo proprio a ridosso del centro storico) testimoniano bene la triste realtà in cui viviamo. Immagini che rimandano al quarto mondo, tanto trasudano degrado, abbandono, incuria, inciviltà. Questi pachidermici e osceni cassonetti gialli, nelle intenzioni di chi li ha pensati, progettati e messi in strada, dovrebbero servire per la raccolta degli indumenti usati. In realtà questi orrendi catafalchi vengono regolarmente presi d'assalto e, letteralmente, saccheggiati. Prima sconocchiati, quindi tenuti aperti con un gancio, a mo di piede di porco, per permettere al poveraccio di turno di infilarci la testa dentro e prelevarne il contenuto. I vestiti usati vengono presi, lavati e venduti ai banchi dell'usato di Porta Portese. Un piccolo business per i tanti poveri, specialmente rom, ma non solo. Registriamo così l'ennesimo, patetico fallimento, che in molti si ostinano a non vedere. Questi cassonetti hanno più alcuna utilità. Servono solo come ulteriore bacheca annunci per gli affissori abusivi e spazio fresco per i writers. Ma non è tutto. I cassonetti gialli sono di una pericolosità estrema. Da quando sono stati introdotti hanno già fatto parecchie vittime in tutta Italia. Giovani rom in cerca di vestiti rimasti incastrati, morti soffocati, decapitati. I cassonetti per la raccolta di vestiti usati sono brutti, sono progettati male, sono inutili, sono pericolosi. Portano solo morte e degrado. Che aspettiamo a disfarcene? Istituiamo dei punti di raccolta e mandiamo in pensione questi demenziali pachidermi gialli.

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