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La discarica di Villa Adriana.

Creato il 26 maggio 2012 da Mauro @2tredici
Il Governo Monti è uscito dal pasticcio nel quale le istituzioni si erano cacciate ed ha nominato un nuovo Commissario Straordinario al posto di quello che aveva individuato il sito nei pressi di Villa Adriana, patrimonio dell'UNESCO, quale sede della nuova discarica che avrebbe dovuto ricevere i rifiuti di Roma. Dunque l'immondizia non diventerà il bizzarro corollario di un bene storico ed architettonico addirittura tutelato dalle organizzazioni delle Nazioni Unite.Forse ci si poteva pensare prima ma tant'è: meglio tardi che mai. La soddisfazione ed il giubilo sono pressochè generali ed assolutamente condivisibili.Però, adesso cosa si fa?La "storica" discarica che accoglie i rifiuti di Roma (Malagrotta) è quasi esaurita e dunque, delle due, l'una: o si trova una soluzione, o vedremo riproposta a Roma la penosa "emergenza rifiuti" di Napoli.Chi non crede alle virtù salvifiche della raccolta differenziata (certamente utile ma che riduce e non elimina il quantitativo di rifiuti da smaltire) e non è inebriato dalla demagogia a buon mercato del politicamente corretto, sa che una ulteriore discarica, individuata in un altro sito, risolverà il problema soltanto transitoriamente (e poi: è eticamente ed ecologicamente corretto il fatto di continuare a nascondere le schifezze sottoterra?).La vera soluzione è una sola: avviare all'incenerimento i rifiuti che residuano dopo avere effettuato la raccolta differenziata.Si dirà: e i fumi? E l'inquinamento? E la qualità della vita?La tecnologia consente, ormai, di costruire e gestire impianti del tutto sicuri e con scarsissimo impatto ambientale. Chiedere, per informazioni, ai milionari (in Euro) che risiedono (a quanto pare non troppo male...) a Montecarlo e che convivono con un impianto di incenerimento rifiuti situato in centro-città.

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