Voleva farla finita, ma in grande stile. Un disoccupato come tanti colpiti dalla crisi, un muratore che non costruisce più, e mentre gli altri incravattati ci illudono che “La crisi passerà”, la crisi non passa e la gente muore. L’ingegno oggi si ferma davanti all’ennesima follia che crea la disoccupazione, perchè è vero che quello che non uccide ti fortifica…ma se non ti fortifica TI UCCIDE. Circa 20 i suicidi di disoccupati nel 2013, ( e siamo ancora ad aprile ), e non c’è bisogno di Durkheim per dire che la causa è la disperazione della disoccupazione. Chi conosceva Luigi Preiti,ha dichiarato il proprio stupore, “non credevamo fosse capace di ciò”. Cosa trasforma un muratore per bene in un assassino e suicida? cosa spinge un operaio tessile di Trapani, un disoccupato di Napoli, o un imprenditore di Modena a togliersi la vita? Oggi disoccupazione è sinonimo di disperazione. Nella speranza che tutto questo un giorno passerà, oggi sulla disoccupazione ingegna cala un silenzio fatto di tante parole e tanta rabbia.