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La disoccupazione uccide…

Da Gioacchina @disoccupingegna

 

triste
Quando la disoccupazione diventa disperazione, succede che un “bravo ragazzo, un gran lavoratore” ( Cit. Gionalettismo.com) calabrese impugni una pistola e vada a sparare lì, dove gli altri decidono, vada a colpire il potere, peccato che nell’intento di “colpire il potere” colpisca due carabinieri.
Voleva farla finita, ma in grande stile. Un disoccupato come tanti colpiti dalla crisi, un muratore che non costruisce più, e mentre gli altri incravattati ci illudono che “La crisi passerà”, la crisi non passa e la gente muore. L’ingegno oggi si ferma davanti all’ennesima follia che crea la disoccupazione, perchè è vero che quello che non uccide ti fortifica…ma se non ti fortifica TI UCCIDE.  Circa 20 i suicidi di disoccupati nel 2013, ( e siamo ancora ad aprile ), e non c’è bisogno di Durkheim per dire che la causa è la disperazione della disoccupazione.  Chi conosceva Luigi Preiti,ha dichiarato il proprio stupore, “non credevamo fosse capace di ciò”. Cosa trasforma un muratore per bene in un assassino e suicida? cosa spinge un operaio tessile di Trapani, un disoccupato di Napoli, o un imprenditore di Modena a togliersi la vita? Oggi disoccupazione è sinonimo di disperazione. Nella speranza che tutto questo un giorno passerà, oggi sulla disoccupazione ingegna cala un silenzio fatto di tante parole e tanta rabbia.



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