Ciao a tutti voi carissimissssssssssssimissssssssssssssssssssimisssssssssssssssssssssssssimi amici miei…!!!
Come state???
Tutti fuori dal letto, come si usa dire dalle mie parti???
Spero tanto, ma tanto, MA TANTO di sì…!!! ^_______^
Dalle mie parti, finora almeno, tutto bene!!! ^_______^
Quella che vi voglio raccontare stasera, in questa nostra nuova chiacchierata, è una storia a metà strada tra i libri e la cronaca più recente…!!!
Come tutti voi saprete, credo, domenica scorsa è venuto a mancare, come si suol dire in questi casi, Carlo Fruttero.
Carlo Fruttero, per quei pochi che ancora non lo sapessero, era l’ultima metà ancora in vita della “Premiata Ditta Fruttero & Lucentini“…!!!
Era stato l’autore che, assieme all’amico e collega Franco Lucentini, morto suicida dieci anni orsono, l’autore di alcuni dei gialli meglio scritti della Letteratura Italiana del secondo dopoguerra.
I due titoli più famosi che mi vengono in mente sono “La donna della domenica” e “A che punto è la notte“, quest’ultimo è uno dei libri che ho in lettura in questo momento…!!!
Ebbene…
Oggi, su Libero, il Bravissimo Giampiero Mughini ha voluto dedicare a Carlo Fruttero, ma anche a Franco Lucentini, l’altra parte della “Ditta”, come veniva chiamato negli ambienti giornalistico-editoriali il loro sodalizio artistico, un bellissimo articolo.
Qui i due Scrittori e Giornalisti, erano stati autori di articoli ed elzeviri pubblicati sul quotidiano “La Stampa” di Torino, vengo presentati “in tutto il loro splendore”, per dir così…!!!
Il loro splendore e le loro differenze…
Differenze su tutto…!!!
A partire dalla casa nella quale vivevano.
Mughini racconta di quando era ancora un inviato di Panorama ed andò ad intervistare Fruttero & Lucentini nelle loro rispettive case.
Racconta di aver fatto loro le stesse identiche domande e di aver poi messo fianco a fianco le due interviste con le rispettive risposte (scusate il bisticcio di parole!!!)…!!!
Ebbene…
Non una di queste risposte coincideva…!!!
Ognuna era diversa…!!!
In alcuni casi anche profondamente diverse.
Questo per far capire che per riuscire a “trovarsi” come compagni di lavoro non bisogna necessariamente avere le stesse idee…!!!
Un’altra differenza tra i due era quella che Franco Lucentini non leggeva mai, e dico MAI (!!!), un quotidiano.
Quando poi il “collega” lo chiamava a casa illustrandogli l’argomento di quello che avrebbe dovuto essere il loro “pezzo” nuovo lui ascoltava l’amico, forse prendeva appunti o forse no, quindi si metteva di impegno a stendere le proprie cartelle di lavoro.
Quando entrambi avevano finito ecco giungere una nuova telefonata grazie alla quale i due “mettevano assieme i pezzi”…!!!
Nel vero senso della parola…!!!
Come ha detto, anzi scritto, anzi twittato uno dei miei amici di Twitter: “…”A che punto è la notte” un libro che fa capire la differenza tra chi è uno Scrittore (o, nel nostro caso, chi sono due Scrittori) e chi ( semplicemente e non sempre con i dovuti crismi, questa aggiunta è mia!!!) scrive libri”…
Infatti in quel romanzo si nota una finezza ed un’eleganza di stile e di linguaggio che personalmente non ho ritrovato in nessun altro scrittore recente, salvo forse nel “papà” del Commissario Ambrosio, Renato Olivieri…!!!
Ma di questo romanzo parleremo in un’altra, in più di un’altra a dire il vero (!!!), occasione…!!! ^_______^
Bene…!!!
Ed anche per questa sera siamo ormai giunti al termine…
Concedetemi ancora solo pochi istanti per poter ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che da sempre mi dedicate e per potervi dare l’appuntamento con la nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^________^
Per ora vi saluto augurandovi una splendida rimanenza di serata, una serena notte ed un fantastico mercoledì…!!! ^____^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimissssssssssssssimisssssssssssssssssssssimisssssssssssssssssssssssimi amici miei…!!! ^________^
Riccardo