Magazine Diario personale
Sono diventata famosa!
Ebbene si...
Io non ve lo volevo dire, perché poi si pensa che me la stra tiro, ed uno storce il naso, chè all'inizio ero così umile, e come è successo che si è arrivati a tanto, fattostà che il dado è tratto, e la strada della notorietà è ormai spianata.
Ve lo dico, sebbene molti di voi già sappiano, Moz mi ha intervistata qui, nel suo magnifico regno Mozzico.
E' stato un divertente diversivo di mail e tempi stretti, domande roccambolesche, che hanno fatto uscire la mia parte più sincera, ed anche la più amabile [no, non sono la stessa parte...], e dai commenti già ottenuti dal suo post, debbo dire di essere estremamente lusingata dalla bagarre intorno a me.
L'amicizia tra blogger è una componente stranissima dell'esistenza di un essere umana estraneo alle blogsfere, perché spiegarla non è facile, sebbene per noi che ci si frequenta quasi tutti i giorni su questi schermi, sia più naturale delle foglie secche d'autunno.
Per spiegarvela un attimo, un aneddotto straordinerio, accaduto giusto qualche ora fa...
Ero al centro commerciale della mia bella città, per cambiare un maglione regalatomi a natale.
Scendevo la scala mobile in compagnia di Jn, dirette al cinemino in centro per vedere "Pride" [piccolo intramezzo pubblicitario ANDATE A VEDERLO!!! non si tratta di consiglio, ma di un ordine perentorio! è un film dannatamente bello! piangerete e riderete, vi scandalizzerete e solidarizzerete, ed uscirete dalla sala soddisfatti e pieni, come se aveste appena messo le gambe fuori da una tavola imbandita dai vostri piatti favoriti!] e sulla scala opposta i miei occhi ne incrociano 2 verdi, una zazzera di capelli rosso/castano e un viso che mi parla, senza che ne abbia mai sentito la voce... è MAREVA!
Non ci eravamo mai conosciute, mai viste, mai scambiate nulla più di tanti commenti e qualche mail, eppure ci abbracciamo forte e sinceramente, con quell'onestà che si riserva a pezzi di vita che ti piace tenerti attaccati addosso.
Scambiamo due parole, senza l'imbarazzo della non conoscenza e del convenevole, banalmente seguendo un filo che non sembra esistere, c'è.
Incrocio il fidanzato [figo] e la mamma [coriacea e bella come la figlia], lei conosce la Jn, pochi istanti e ci salutiamo, come se nulla fosse, con la poca importanza che si da ad un incontro scontro inatteso e bello.
Io rimango felice dentro, perché quando la pelle si mischia alle parole tutto diventa magico, anche per chi non ha più l'età per crederci alla magia [età da me ancora non raggiunta...] e penso che varrebbe la pena di essere blogger un giorno, anche solo per cose come quella di ieri...
...e niente questo 2015 è un anno tosto, eh?!
Va senza macchia e senza paura al succo delle cose, prendendosi la libertà di avere tratti definitivi, senza cincischiare sui vorrei non vorrei ma se vuoi, ma piuttosto elargendo scelte come se piovesse...
E debbo dire che, francamente, è un aspetto che rispetto e che mi piace, perché pare coincidere perfettamente con quell'idea che ho della vita, quindi bravo lui!
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