La Domatrice muore per l'appunto a Petra, seduta immobile su una poltrona, davanti ad una grotta che domina l'accampamento con le tende dei vari personaggi comprimari da lei più o meno dominati e divisi tra loro dal fiume Giordano.
E' americana e si chiama semplicemente signora Boynton, ma è tutt'altro che una donna facile. Schiavizza la sua famiglia come un'atroce carceriera costringendo figli, figliastri e nuora a servire ogni suo desiderio come una tiranna d'altri tempi. E' lei che ha il portafoglio. Nessuno dei suoi sottomessi gode di alcuna libertà economica o morale. E lei ci sguazza, rendendo il suo matronato un incubo senza fine.A Gerusalemme, Hercule Poirot intercetta per caso la conversazione del suo figliastro dalla finestra dell'albergo: "Tu lo capisci, vero, che dobbiamo ucciderla?". Raymond Boynton non è più disposto a stare in catene. Da quando nel corso del viaggio ha conosciuto l'adorabile Sarah King sul vagone letto per Gerusalemme un amore prepotente si è impadronito di lui, sconvolgendo gli equilibri e ora complotta con la sorella per eliminare la matrigna.Cosa che puntualmente avviene una volta a Petra, accanto alla "Terra del Sacrificio", quella dove il diavolo tentò il Signore vendendogli il mondo in cambio della sua anima. Ma è stato davvero Raymond a mettere in atto quel piano? O è stata la sorella Carol? O i Boynton stremati da tanta protervia si sono accordati per commettere un omicidio collettivo in pieno giorno, profittando della strana calma pomeridiana in cui è avvolto il sito archeologico? Questo lo può scoprire solo Poirot, dopo aver escluso che si tratti di una morte naturale.Qualcuno ha sottratto della digitale dalla tenda del dottor Gerard colpito da malaria. Qualcuno che quel pomeriggio, in pieno giorno, mentre la tiranna se ne stava sulla sdraio nella solitaria attesa del suo assassino dopo aver mandato a spasso i parenti e liquidato i beduini, l'ha punta sul polso in un momento imprecisato.Un capolavoro che ti travolge
Due le versioni televisive. La prima con Peter Ustinov nel 1988 fedelissima al romanzo. La seconda con David Suchet nel 2008 con maggiore libertà specie nella rivelazione del finale.