La domenica del villaggio

Da Sarettam
“Beati voi che vivete in questi paesini. La notte si dorme che è una meraviglia, non fa mai caldo come in città e ci sono pochi rumori. Io dormo bene solamente qui…”Può essere anche vero, ma poi ci sono le eccezioni. E queste eccezioni si chiamano le campane suonate da Don Pompeo alle 7.00 della domenica mattina che fanno tremare le pareti della camera da letto e le manifestazioni paesane dalle quali la via di casa mia non viene mai risparmiata…

Al paesetto infatti la domenica mattina alle 7.30 vedono bene di iniziare a fare i preparativi per la mostra-raduno delle auto d’epoca, un’ iniziativa organizzata all’ultimo minuto giusto per far concorrenza al paesino vicino dove si svolge la Fiera di Merci e Bestiame(poi mi spiegheranno perché continuano a chiamarla così nel 2011, quando più che merci e bestiame ci sono cineserie e affini…). Essendo un evento organizzato all’ultimo minuto, la gente ne sa poco e nulla e vista l’abitudine tutta italiana(di me compresa, ma in questo caso per fortuna che c’è la cavia, che per queste cose è preciso) di non leggere i divieti di sosta, nessuno ne saprà nulla fino al mattino seguente, quando all’alba due vigili muniti di fischietto strombazzano lungo tutta la via per incoraggiare i cittadini ad alzarsi e a scendere per  spostare le auto parcheggiate in divieto…Purtroppo poi fa ancora caldo(anzi il caldo afoso di questi giorni fa concorrenza a quello di fine agosto) e si dorme con le finestre aperte…Quindi ieri nonostante non fossi nel torto, oltre ai fischietti impazziti, sono stata anche svegliata da una bella scampanellata dei vigili che volevano sapere se il Mercedes sotto fosse mio o_O!!!Il prossimo anno mi attrezzerò meglio: tappi per le orecchie, finestre chiuse grazie al ventilatore davanti al letto e scollegamento del campanello dalla corrente e state certi che per pensare a tutte queste cose mi dimenticherò di spostare l’auto con conseguente rimozione forzata del carro attrezzi…Intanto quest’anno la dormita è stata rovinata…E quindi come impiegare il tempo fino alle 10.00 ora in cui di solito si alza la cavia che nonostante il trambusto ronfava ancora alla grande e si è accorto di poco o nulla?! Ho pulito un po’ la casa e poi ero giusto in tempo per preparare un dolcino per colazione, che doveva essere pronto per quando la cavia si sarebbe degnato di alzarsi…Mi metto all’opera e velocemente ho preparato questo favolosi scones che avevo visto in questo sito

Mi avevano incuriosita per l'assenza di uova e la presenza della panna acida e di poco burro cosa che negli scones classici, a mio avviso, si avverte un po’ tantino.Li ho fatti e cosa vi posso dire? Che il mio fiuto non aveva sbagliato: sono morbidi, poco dolci e perfetti se mangiati tiepidi per la colazione o per accompagnare una fumante tazza di te alle 5. Se farciti con poco burro e una marmellatina delicata e senza pezzi di frutta(che eviterei per la presenza dei mirtilli all’interno dei dolcetti stessi) potrebbero anche far prendere una piega diversa ad una giornata che magari non era iniziata proprio bene ;-)…Vi trascrivo la ricetta e se a casa non siete in molti vi consiglio di fare metà dose per il semplice motivo che ci vuole pochissimo a prepararli e a mio avviso sono ottimi se preparati sul momento o al massimo il giorno prima.Scones con mirtilli e panna acidaIngredienti per 12 scones dal diametro di 6 cm
  • 400 gr di farina 00 +  q.b. per la spianatoia
  • 200 gr di panna acida
  • 100 gr di mirtilli freschi
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di burro
  • 10 gr di lievito per dolci
Per spennellare
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 tuorlo
Procedimento Preriscaldare il forno a 200°.Setacciare la farina sulla spianatoia con il lievito.Fare la fontana e versare al centro la panna acida e lo zucchero. Mescolare brevemente con una forchetta, aggiungere i mirtilli lavati e delicatamente asciugati, il burro ammorbidito e impastare brevemente e con poco forza per non distruggere tutti i mirtilli(un po’ sarà inevitabile che non si rompano, contribuendo così ad idratare il composto e a richiedere l’aggiunta di poca farina). Stendere delicatamente il composto con un matterello allo spessore di 2 cm e con un coppapasta ricavare dei cerchi(reimpastare il composto avanzato dai tagli e ricavare ancora cerchi, fino all’esaurimento dell’impasto). Sbattere il tuorlo con il latte e spennellare la superficie degli scones con questo composto. Sistemarli su una leccarda coperta di carta da forno e infornare per 15-20 minuti o finchè saranno dorati in superficie. Sfornare, lasciar intiepidire e servire subito.
E visto che dopo la lauta colazione con gli scones, mi sono lasciata convincere dalla cavia di andare  a vedere la manifestazione, ecco qualche scatto fatto ai bolidi :-)...












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