La domenica del villano

C'erano una volta gli Agnelli che vestivano alla marinara e avevano la erre moscia, amavano la frase acuta e costruita con vezzo vagamente snob. L'ultimo rampollo a portare questo cognome famoso e famigerato, amato ed odiato, è il 35enne Andrea, nuovo presidente della Juventus, il quale proprio in riferimento ai bianconeri ha dichiarato: "Se perdo mi girano le balle, dire che torna Lippi o che arriva Spalletti è una minchiata, per certi critici una settimana siamo da scudetto e la settimana dopo siamo dei coglioni". Come ha scritto Maurizio Crosetti su Repubblica, forse Andrea è semplicemente un ragazzo di oggi, un tempo in cui si parla come si mangia cioè con le mani. Eppure a me, che come e più di Andrea mi sento un giovane di oggi, mancano da morire quegli Agnelli azzimati e composti, certe volte ricercatamente eccentrici ma mai banali né volgari. Oggi, mi sento soffocare tra un Lapo e un Andrea qualunque. Nemmeno i grandi borghesi sono più gli stessi (i nobili non esistono): siamo tutti nella stessa melma, cambia solo il conto in banca.