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La Domenica economopolitica: il progetto econoMonti

Creato il 19 febbraio 2012 da Firenze5stelle @firenze5stelle

La Domenica economopolitica: il progetto econoMonti

Progetto Monti : abbattere il debito pubblico o consegnare l’Italia alla banche franco-tedesche?

La Domenica economopolitica: il progetto econoMonti
Il Prof. Monti lavora per salvare l’Italia dal debito pubblico.

Il Prof. Monti nella sua manovra non ha ridotto di un centesimo il debito pubblico. I casi sono due : o il peggio deve ancora arrivare , oppure l’obbiettivo di Monti è un altro..

Entrambe le cose .

Ecco l’andamento del debito pubblico , in Italia, in Francia e in Germania .

Il rapporto debito pubblico/Pil in Italia era del 121,5% nel 1995, è sceso al 119% nel 2010.

In Francia, era del 55,5% nel 1995, è aumentato fino all’81,7% nel 2010.

L’incremento principale è avvenuto durante gli anni di Sarkozy: dal 63,9% del 2007 all’81,7% del 2010.

Stesso percorso intrapreso dalla Germania : da quando Angela Merkel è cancelliere, ossia dal 2005, il rapporto è salito dal 68% all’83,2%.

La crisi delle banche e il rischio default dei debiti sovrani :

Le banche europee ( tedesche e francesi in primis , perchè più robuste, e quelle italiane hanno chiesto ai “loro” governi di “rientrare” .

In primis c’è una difficoltà diffusa in Europa , al rientro da parte delle aziende dai prestiti ottenuti dalle banche per mancanza di vendite, schiacciate come sono dall’espansionismo asiatico e dal proteziosismo USA.

Secondo la Banche europee hanno ancora da smaltire le perdite derivanti dalla insolvibilità dei titoli subprime americani nelle quali sono rimaste invischiate.Poi c’è stata la perdita derivata dalla vicenda Islanda, paese dal quale dovremmo imparare come si fa in piena sovranità a governarsi da soli. Poi c’è l’insolvibilità dei titoli greci presenti nei loro portafogli

Sommando tutto le banche europee cosa fanno :

1 – “convincono “ Berlusconi ad andare a casa e Bersani a stare bono e fermo. Garante Napolitano. Vogliono il prof. Monti e Napolitano obbedisce .

2 – I politici si fanno da parte poichè sanno che servono provvedimenti impopolari

3 – Messo in pista Il Prof. Monti stabilisce subito il record italiano di tassazione, il 45%.

Spiccano tra i primi provvedimenti montiani aiuti specificatamente diretti alle Banche . Toglie i soldi ai cittadini per darli alle banche . Una sorta di Robin Hood al contrario.

4 – Il Prof. Monti non prende nessun provvedimento per abbattere il debito pubblico .

5 – nessun taglio alle alle spese della politica , cioè a quelle del Quirinale cioè dela capo dello stato , alle spese della politica ( ai politici nazionali ) e locale cioè ai politici locali e ai costi di gestione dei consigli regionali , provinciali e comunali ) , a quelle delle Pubblica Amministrazione , niente accorpamento comuni, niente abolizione provincie , niente cancellazione di enti, consorzi, comunità, nessuna valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico,

6 – per accontentare le richieste delle banche , che gli italiani paghino più tasse , vadano in pensione più tardi ….. Monti e i politici – di destra e di sinistra – hanno deciso ! In primis gli interessi della banche : e le banche saranno aiutate così: potranno prestarci meno soldi per mandare avanti con il nostro debito pubblico. Siamo diventati troppo cari e non ci possono più mantenere , anche perchè loro hanno avuto delle perdite , come detto sopra .

Ecco a cosa servono l’aumento dell’iva, delle accise sulla benzina, dello slittamento dell’età pensionabile, dell’accellerazione verso il contributivo: far spendere meno le Banche per prestarci meno i soldi per continuare ad indebitarci.

Chi si serve del credito per lavorare sa cosa vuol dire quando la Banca ti chiede di rientrare. Questo è solo l’inizio. Le tasse aumenteranno ancora . E aumenteranno i tagli alla spesa sociale

La Domenica economopolitica: il progetto econoMonti

7 – Poi il Governo Monti , in una notte oscura tra l’8 e il 9 dicembre 2011 , è stato convocato dalla Merkel e da Sarkò a Deauville, insieme a tutti gli altri leader politici cagnolini dei paesi dell’eurozona, e hanno firmato gli accordi tra A. Merkel e Messieux Sarkò con le banche franco-tedesche , che si sono prese così il comando degli stati uniti d’europa ( scritto minuscolo ) .Dopo 20 anni esatti da Maastricht dove gli stati europei perdono la sovranità monetaria , Deauville chiude il cerchio: Gli stati europei perdono anche la sovranità economica, politica , fiscale .

8 - Quali sono le richieste delle banche dell’asse franco-tedesca che Monti ha firmato ? Sono impegni difficili da rispettare come la riduzione dell’avanzo primario ( cioè la differenza tra entrate e spese )  per arrivare al pareggio di bilancio in pochi anni. Solo la Gran Bretagna ha detto :io ballo da sola.

Adesso Monti questi impegni dovrà farli mettere in Costituzione , addirittura, e dovrà far firmare Berlusconi e Bersani in Parlamento gli accordi presi ( cioè le decisioni delle banche franco-tedesche) . Ma Monti ce la fara’ ? Si , C’e la farà.

Abbiamo gli Stati Uniti d’Europa. Finalmente qualcuno ( le banche dell’asse franco-tedesca) l’ha realizzata. Ma non ci sono stati tutti questi festeggiamenti che ci aspettavamo dopo il conseguimento degli stati uniti d’europa!! ( accidenti, mi è scappato un’altra volta di scrivere minuscolo ! )

CONSIDERAZIONI FINALI

Monti spiega ai politici come sono andate le cose e i nostri politici applaudono e sorridenti si girano verso gli italiani attoniti e dicono : adesso siamo più fiduciosi che si riesca a   completare la costruzione di un Europa che oltre ad una “teorica” unità monetaria riesca a creare una politica finanziaria  con dei nuovi organismi  sovrani a livello europeo , quindi con poteri sovranazionali, tali da far fronte alla speculazione finanziaria e alla grave crisi sociale e economica da questa prodotta per il rilancio dell’economia e finalmente una crescita per creare nuova occupazione e rilanciare l’economia !

E continuano ….: questi nuovi organismi europei  oltre a dover  unificare la politica fiscale, devono  essere in grado prendere  misure di controllo sui centri finanziari impedendo loro la speculazione finanziaria che crea danni ai sistemi produttivi locali, all’occupazione e ai sistemi di welfare !.

In realtà , l’attonito cittadino italiano e europeo si chiede : cosa dovremmo fare , cosa ci costrigeranno a fare affinchè non si pongano  vincoli ai governi nazionali ed ai bilanci pubblici, e si riesca a governare il paese come meglio riyeniamo opportuno ?

Non si sa vedremo .

Ci sono poi alcuni cittadini che stanno cercando di prospettare un assetto economico rivolto alla decrescita, individuando il problema nella vocazione alla crescita che hanno le economie occidentali e anche orientali , diciamo Mondiali .

Per quanto riguarda la decrescita, non siamo convinti che la soluzione sia quella di ignorare O NEGARE  una pulsione fondamentale dell’uomo VERSO IL  miglioramento della propria situazione, piuttosto crediamo che sia necessaria una CULTURA tendente all’individuazione CORRETTA  dei bisogni. Nel senso di una non distorta da una corsa al consumismo dei beni prodotti dall’industria, finanziata dalle banche .

Esattamente crediamo e speriamo in una futura ri-crescita ma con l’obiettivo non di riprendere la corsa ai consumi, ma con l’obiettivo di:

1 – miglioramento di qualità della vita , cioè per es. in accorciamento del periodo lavorativo, oppure in una diminuizione dell’età pensionabile,

2 – investimenti della ricerca per lo sviluppo di energie rinnovabili

3 – una cultura dello smaltimento rifiuti rispettosa della salute.

4 – spese per l’integrazione degli immigrati

5 – altro ?

Ogni azienda  grande o piccola che sia, dovrebbe avere un asilo nido che si occupa dei  figli mentre si lavora. Ogni azienda , grande o piccola che sia dovrebbe compartecipare in quote da distribuire al lavoratore , oltre al salario, quando si realizza la tanto richiesta produttività.

Ogni azienda grande e piccola che sia non dovrebbe produrre niente piu’ che non sia riciclabile,

Le aziende automobilistiche dovrebbero cessare di produrre ancora auto con motori a scoppio, e cominciare a produrre solo auto elettriche di nuova generazione, con 120 km di autonomia ad un costo di 1 euro ogni  pieno.

Il problema è che se pensiamo che un governo tecnico pilotato dall’asse bancario franco-tedesco sia in grado di fare tutto questo  siamo illusi, come siamo ancora più illusi che lo sappiano fare i politici, meno che mai questi di oggi, da destra a sinistra .

Ma noi no molleremo mai , e neanche loro ( non gli conviene) . Ma neanche noi.

E’ necessario considerare l’idea di un coordinamento europeo del movimento , almeno con Francia e Germania.

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