La donna dei temporali
arriva appesa ai fili
elettrici e sorride
e dice che lei c’era
prima che la parola
avesse una massa
e un muscolo
prima che il cuore
avesse un sangue
e un condotto
prima che la testa
avesse un osso
di contorno
prima che il foglio
avesse un mare
inzuppato nella carta
e nascosto e sommerso.
La donna dei temporali
non conosce il principio
delle stagioni c’era
prima della primavera
c’era prima del rombo
di calabrone
degli sciami di miele
degli scatti di universo
del pensiero c’era prima
del pensiero prima del verbo
mischiato al fango
prima di arrivare c’era.