Sabato 17 marzo vado tranquillo in Santa Chiara,la nostra domus espositiva per la serie BBB (leggasi tre B),secondo il rating attuale cittadino,ovvero potrebbe trattarsi di un grado ”speculativo” al limite di far.. o meno..un affare..entro e trovo la signora Lucia Orlandi,nota pittrice cittadina e le domando..scusa Lucia ma non doveva esserci un vernissage della mostra di pittura della vostra associazione..Artes Liberales..dedicata alla festa della donna..?..non vedo nessuno..
Certo,mi fa,ma son tutti nell’altra sala dove sono esposti i dipinti di Renzo Roncarolo,il nostro comune insegnante di Belle Arti,scomparso ormai da qualche anno..ed in più ci sono due cantanti di lirica che hanno monopolizzato..gli invitati…cantando una qualche romanza..
toh,è vero..infatti il pubblico era folto e le cantanti hanno fatto il loro dovere con passione..le vedete a fianco dell’assessore alla cultura dr Piergiorgio Fossale,con microfono alla..mano e maglione in stile Marchionne..dopo i nostri ultimi suggerimenti..del look che ci attendiamo dai politici..mentre non mi sono soffermato sul contenuto delle belle parole che abbia espresso ringraziando..la comunità per tutti questi eventi artistici che la città continua a sfornare in contemporanea con la mostra dei dipinti di proprietà dei Guggenheim a Vercelli.
da sinistra,il maestro Franco Arrigoni scultore e poliedrico artista,il marito di Lucia Orlandi ed il dr Pio Arini..maestro anche lui..e di buona fattura pittorica..
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una parte dell’esposizione dedicata a Renzo Roncarolo..
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una scultura di Franco Arrigoni al centro tra lo scultore ed il pittore Pierdomenico Giani a destra
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Guido Villa pittore di fama internazionale in visita con la signora..
prego,vale la pena di dedicare un attimo di tempo e vedere il suo sito:
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il mio ex compagno di lavoro..batterista.. con figlia al seguito..Mauro Ghiani
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un bel gruppo familiare..iniziando da destra con il cav.Bruno De Marco..buon pennello..
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l’amico Mario Domenicale..che si dedica ora al collage..
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Francesca Matera,pittrice,conosciuta su Facebook…
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Victor Nòmin -La Scala
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Interpretazione del quadro esposto alla collettiva di Artes Liberale nel locale delle esposizioni Santa Chiara di Vercelli il 17.3.2012
dal titolo“ LA SCALA “
L’ ambiente reca le suggestioni di una architettura di forma geometrica pura senza alcuna decorazione superflua che coglie uno spirito di classicità nel tempo, una eternità immobile e misteriosa che va oltre l’ apparizione delle cose.
Simbolicamente rappresenta il collegamento tra cielo e terre, tra Dio e l’ Uomo, la scala con i suoi sette gradini le virtù dove il primo è quello del peccato che bisogna calpestare.
La finestra permette ad uno spicchio di Luna di colorare di luce irreale un mondo fantastico che contempla nell’ inverosimile la fusione di realtà e sogno.
In un canto un piccolo tavolo, un frutto, una ciotola, un fiore incastonati in una scenografia al limite dell’ inconcepibile che risveglia ricordi assopiti nei più remoti angoli dell’ inconscio.
Una enigmatica fanciulla con lo sguardo pietrificato che la rende inaccessibile, totalmente dimentica di sé e del proprio ruolo che apparentemente timorosa e pudica si fa schermo riparandosi allo sguardo con un fazzoletto rosso che tiene tra le mani; ma nello stesso tempo sfacciata e sensuale quando lo stesso si muta in un inequivocabile richiamo sessuale.
Il mistero donna, inviolata ma desiderabile, erotica e algida allo stesso tempo, artefice e vittima di un enigma mai risolto.
Il quadro è la pura rappresentazione e celebrazione della natura femminile, della sua grazia e del suo fascino nella sua essenza spirituale concepita come segno del suo gioire e soffrire insieme, una dichiarazione sulla libertà totale dell’ arte.
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l’editore dopo queste belle frasi..a lui incomprensibili..se l’è filata a farsi un caffè con un amico.
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