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La doppia natura dell’anima

Da Sharatan

La doppia natura dell’anima
“Io vi parlo e voi mi ascoltate. La mia parola mira quindi a creare un effetto, ma se cerchiamo le parole non riusciremo a trovarle. Questo mistero ha a che fare con la ‘doppia’ natura della verità.”(Gyalwa Renzin Gyatso, 14° Dalai Lama)
Aurobindo dice che, al di sopra dell’universo materiale ovvero sopra il piano della Materia, c’è il piano vitale o eterico che è esistente in sé. Al di sopra del piano vitale o eterico vi è il piano mentale che è esistente in sé e per se stesso. La realtà della terra vede tre materie ordinate in scala ascendente poiché dal piano materiale saliamo al piano eterico o vitale e, infine abbiamo il piano mentale. Questi tre piani formano il triplice mondo inferiore e si sono costituiti in questa maniera, nella coscienza della terra, nel corso dell’evoluzione che la terra ha affrontato. Questi livelli esistevano in se stessi già prima dell’evoluzione, ma essi esistevano al di sopra della coscienza terrestre e del livello a cui la terra appartiene. Nelle filosofie orientali si dice che la mente abbraccia in modo indifferenziato tutta la coscienza. Si dice che l’uomo è un essere mentale sebbene il vero essere mentale non sia la stessa cosa della sua mente interna. La natura segue il suo yoga perciò attua il suo corso in modo infallibile e inevitabile. “Yoga” significa fusione, unione e reintegrazione cioè significa trasformazione ed è la legge più occulta della natura. Una legge che prevede l’elevazione e l'ampliarsi dell’essere tramite l’unione o l’identificazione con una forma di coscienza molto più elevata e vasta. E tutto questo avviene nello sviluppo che viene chiamato "evoluzione". Il principio dell'elevazione è, dunque, impresso nella coscienza stessa della terra e costituisce il fattore dinamico che stimola tutto il lavoro che la natura compie per superare se stessa. Per questi motivi, la prima fase dell’evoluzione vede uno stato di materia semi-cosciente simile a quello della vita vegetale. Poi la terra attraversa la fase di vita cosciente simile a quella dell'animale, e attualmente siamo nella fase della vita cosciente incarnata dal livello umano. Ma l’evoluzione, secondo Aurobindo non si è ancora conclusa perché l’uomo è incompleto e deve fare un miglioramento. Si deve fare una tappa ulteriore perché la fase finale dell’evoluzione terrestre è ancora lontana. Lo sviluppo che faremo è quello che vedrà la manifestazione di una vita ultra-cosciente perciò, nella vita futura, avremo un prototipo di essere umano superiore al modello attuale. Il principio di coscienza che determinerà la natura e la costruzione di questo nuovo essere è un principio spirituale superiore al livello mentale. Attualmente, il livello espressivo che l’uomo possiede è quello mentale ma, nel futuro, avrà un livello Supermentale. La mente è stata l’ultima conquista della coscienza, ma sappiamo che esiste uno strumento molto più elevato con cui l’essere cosciente può esprimersi.Esiste una mente e una forma di consapevolezza che supera l'individuale. In modo eccezionale essa fu sperimentata da molti santi e veggenti che ne ebbero i segni e ne comprovarono l’azione. Il piano di coscienza che essi provarono fu il conseguimento di una super-realtà statica che supera la mente personale cioè il piano sovra-mentale. Il primo stadio di sviluppo fu caratterizzato da un impulso muto e incosciente. Avvenne dallo sforzo di una volontà involuta perché non è libera di fare e di realizzare. È lo stadio del seme oscuro e informe dell’individualità. Il secondo stato o stadio di sviluppo fu motivato dal desiderio ansioso di avere ma che è limitato dalla sua incapacità di farlo. Il germe del terzo stadio è l’Amore che cerca e, nel contempo, può avere e può essere posseduto poiché da la capacità di dare e quella di saper ricevere. Il fiore del quarto stadio o forma di coscienza è lo stadio di sviluppo in cui il fiore sboccia e raggiunge la perfezione. Qui vediamo il puro modello emergere perfetto come lo pensò la volontà originaria. È lo stadio della piena realizzazione che è illuminato dal desiderio. qui vediamo avvenire la fusione di possessore e posseduto. Questo accade nella fusione divina delle anime che è la condizione di base per vivere nella condizione Super-mentale. Se pensiamo ai fatti descritti vediamo che gli stati di sviluppo sono anche delle forme di coscienza. Ma sono anche delle vie di ricerca che sono intraprese dalle anime per conseguire la felicità individuale e universale, dice Aurobindo. La via ascendente dalla materia oscura e muta fino alla Divina Felicità è molto lento e piena di vicissitudini e di conflitti. La Vita è un’Energia cosciente della sua forza e il segreto della vita è trovare la felicità che è nascosta nelle cose. La nostra duplicità c'impedisce di vedere, perciò non conosciamo la vera natura delle cose. La felicità è l’impulso primo, il fine ultimo e il vero senso della Vita. Ma come trovare in noi questo principio della felicità? Come si manifesta, in noi, questo superiore principio cosmico? Il principio Super-mentale si manifesta sempre per mezzo della mente: essa è onnipresente e pervade tutto il cosmo materiale ma è nascosta dietro il “fenomeno effettivo” delle cose. L’elemento che ci consente di percepirla è ciò che viene chiamato “anima.” L’anima è il principio psichico che non è vita e che non è mente, e non è neppure il corpo. L’essere psichico interno va pensato come ciò che contiene, in sé, il fiorire dell’essenza dell’essere. È vero che abbiamo una natura duplice, infatti abbiamo una doppia anima perché è sempre doppio ogni fenomeno cosmico che viene a riflettersi nell’organismo umano. Abbiamo perciò due menti, infatti esiste una mente di superficie che mostra il nostro ego così come è giunto in evoluzione. Questa mente di superficie è la mente che fu creata da noi stessi quando emergemmo dalla materia. Ma poi c’è anche l’altra mente, anch’essa nostra. Ed è la mente subliminale che non viene ostacolata dalla vita mentale normale, e che non viene limitata dai vincoli della materia. È la mente pura, vasta, potente e luminosa in cui vive l’essere mentale vero che si nasconde dietro la mente di superficie di ciò che crediamo “noi stessi”. Abbiamo pure due vite diverse: una vita esteriore collegata al corpo fisico che è costretta nella materia che fu formata con le evoluzioni passate. È la parte che è nata e che muore, e che dovrà tornare a vivere nuovamente in un corpo nuovo. Poi c’è anche un’altra mente cioè una forza mentale subliminale che non è collegata alla nostra condizione di esseri spazio-temporali. Ricordiamo che anche la materia ha una dualità infatti la materia possiede una materia sottile che forma l’involucro eterico-vitale. Noi abbiamo anche una doppia anima, perché esiste un’anima più superficiale che vive di desideri. Essa agisce tramite le nostre emozioni vitali, le nostre passioni, i nostri sentimenti, la nostra facoltà estetica e la nostra ricerca personale di potere e di emozioni. Poi esiste un’anima subliminale che esprime un puro potere di luce, di amore, di gioia e di raffinata essenza dell’essere. Questa è la vera anima che vive nascosta dietro l'azione dell’anima che vediamo emergere in superficie. Se appare, sulla superficie, un riflesso di questo essere luminoso, diciamo che l'essere possiede un’anima, e quando quel riflesso è assente diciamo che quell’essere non possiede un’anima.La parte esterna della anima non dimostra il nostro vero essere, infatti sono le parti nascoste, ossia i piani subliminali che fondano la nostra più vera e più profonda individualità. La parte nascosta è l’individualità maggiormente vicina alla nostra forma di universalità. È in questo luogo segreto che avviene la fusione tra l’anima individuale e l’anima universale. Nella parte subliminale dell’anima c'è la porta aperta alla forza universale e alla vita cosmica. Il livello del piano subliminale è il luogo e il condotto in cui avviene il collegamento, ma è pure il punto di separazione tra la vita individuale e la vita universale. Per questo, l’anima subliminale è aperta allo scambio. Essa è disponibile al contatto con la miriade di anime che la rappresentano, perciò il Super-mentale si può esprimere in tutte le operazioni della mente, della vita e della materia. La materia si presta sempre al loro gioco e al loro sviluppo, ma l’anima di superficie non può oltrepassare i muri dell’ego che impediscono di entrare nella vita cosmica perciò si oppone. Di conseguenza, per l’anima di superficie che vive di capricci e desideri non esiste mai una vera vita dell’anima. Per essa esiste solo una realtà falsa costruita sulle deformazioni della psiche e sulla percezione errata. Il male del mondo è nel fatto che l’uomo non riesce a trovare la sua vera anima. La conseguenza del male è il fatto che l’uomo non potendo afferrare le cose non riesce a trovare la vera anima del mondo. L’uomo cerca di afferrare l’essenza delle cose, dell’essere, del potere, dell’esistenza cosciente e così via, ma non riesce mai a farlo. Se riuscisse a trovare l’essenza delle cose avrebbe l’unico essere, l’unico potere, l’unica coscienza e l’unica coscienza universale che vale la pena di avere. Tutte le contraddizioni sarebbero risolte nell'unità, nell'armonia e nell’appagamento offerto dal contatto. E, nel contempo, gli uomini troverebbe anche la loro vera anima e, con il suo aiuto, troverebbe anche il loro Sé. L’anima è testimone del nostro vero Sé, e il Sé autentico e il Sé del Mondo sono la medesima cosa. Buona erranzaSharatan

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