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La dura vita del pendolare universitario: troppi i disagi nei trasporti

Creato il 11 ottobre 2011 da Lapulceonline

treno_trenitaliaLa stragrande maggioranza degli universitari che frequentano l’Ateneo tripolare del Piemonte Orientale sono dei “fuorisede”, ovvero pendolari delle Facoltà che abitano lontano dal luogo fisico delle lezioni, e viaggiano, anche quotidianamente, per studiare e sostenere esami. Ciò comporta, oltre a spese terribilmente salate per tutta la durata dell’anno accademico, anche gravi ritardi ed un’inevitabile riduzione dell’affluenza alle lezioi. E’ dunque necessario apportare alcune migliorie al trasporto regionale.

Il problema è stato discusso l’altro giorno a Torino in occasione del tavolo tecnico promosso dal presidente dell’E.Di.S.U. Umberto Giovanni Trabucco ed organizzato dall’assessore ai Trasporti della Regione, Barbara Bonnino, insieme ai rappresentanti dell’agenzia regionale di mobilità e alcuni dirigenti di Trenitalia. Alla presenza del presidente dell’Associazione Alfa-Omega, Alessio Giacomini e del rappresentante degli studenti dell’U.P.O. nel Comitato Regionale di Coordinamento sull’Università ed il Diritto allo Studio, molti i punti dolenti toccati durante la riunione, a partire dagli orari delle linee coinvolte. Giacomini ha infatti evidenziato, citando la situazione di disagio degli universitari di Alessandria, Vercelli e Novara , come sia necessario rivedere almeno gli orari della linea ferroviaria Alessandria-Novara la quale “non solo ha orari poco comodi per gli studenti (le tante fermate intermedie non aiutano) ma, passando per Mortara, il treno diventa inevitabilmente un interregionale. Perciò gli studenti”, ha continuato il presidente dell’alfa-omega, ”non possono richiedere le agevolazioni della Regione Piemonte per quella tratta”. Fumata bianca invece per la Giacomini la linea Alessandria-Vercelli, definita efficiennte e comoda grazie al servizio sostitutivo di pullman.
L’ altro punto dolente è stato il biglietto unico integrato: non esiste infatti la possibilità di usare i mezzi pubblici interprovinciali in maniera più omogenea e con un unico biglietto per servizi diversi (treno, bus), molto utile invece per i pendolari piemontesi.
“Ci rendiamo conto”, ha affermato Giacomini, “che non sia semplice far dialogare tutte le aziende di trasporto locale e metter loro d’accordo sulla ripartizione del biglietto. Ma è altrettanto vero che bisogna favorire la mobilità ed avere un’attenzione maggiore per queste tematiche che hanno come obiettivo finale un miglioramento generale della vita universitaria del Piemonte Orientale”. La mancanza di questo strumento”, ha continuato, “è per il Piemonte Orientale un ostacolo al suo sviluppo”.
Si è proposto poi, come sperimentato su altre realtà universitarie, di ”caricare” le tariffe di biglietti ed abbonamenti direttamente sulla smart card universitaria.
I rappresentanti di Trenitalia, da parte loro, hanno convenuto sulla necessità di rivedere alcuni orari “critici” ed hanno dato ampia disponibilità nella cooperazione per apportare alcune migliorie. Che le aziende stiano davvero aprendo uno spiraglio alla viabilità regionale a favore degli studenti? Vedremo nei fatti. “Auspico che le aziende di trasporto porgano la dovuta attenzione e ci vengano incontro”, ha concluso Giacomini.
All’incontro erano anche presenti la rappresentante dell’Università del Piemonte Orientale nel C.dA. Edisu Professoressa Caterina Rinaudo e il Direttore dell’Edisu Dott. Emanuele Pillitteri, per l’Edisu, che hanno fortemente sostenuto le tesi di Giacomini sulla necessità di apportare alcune modifiche migliorative sulle linee interessate dagli studenti del Piemonte Orientale.


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