Superata la boa dei 200 votanti del nostro sondaggino online, vorremmo tranquillizzare i ben noti renziani costruiti in Acciaio Inox Aisi 316. Quelli che "sono i numeri che devono piegarsi alle nostre idee, e non viceversa". Ma prima che me ne dimentichi, diamo il grafico dei risultati dei primi 200 votanti:
Risultati parziali al 4 Agosto 2013
Il mantra dei nostri renziani a tutto tonto è noto, e presenta alcuni aspetti patetici. Ad esempio, quello di bollare il Tafanus come "sito antirenziano", con l'unica mission di rompere i coglioni a Renzi, e con l'effetto collaterale di distorcere opinioni e sondaggi che in qualche modo lo riguardino.
Non funziona così, cari "influencers". Qualcuno di voi lo sa benissimo, e usa queste argomentazioni in perfetta malafede. Qualcuno forse non lo sta, e allora lo informo, così evita di sparare minchiate inquinanti nell'aere.
Dunque, il Tafanus ha bellamente ignorato Fonzie finchè Fonzie ha ignorato la politica nazionale. E cioè esattamente fino al 5 novembre 2010, fatal data della prima Leopolda, Convegno fondativo del MòViMento dei Rottamatori.
Leggiamo da Wikipedia: "...Il 29 agosto 2010 Matteo Renzi lancia l'idea della «rottamazione senza incentivi» dei dirigenti di lungo corso del Pd, e dal 5 al 7 novembre seguenti organizza con Giuseppe Civati e Debora Serracchiani un'assemblea alla Stazione Leopolda di Firenze (Prossima Fermata: Italia).
Luigi Lusi e Matteo Renzi
Nasce così il "manifesto del renzismo": la Carta di Firenze. I principali sostenitori del gruppo dei "rottamatori" sono il Presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna Matteo Richetti, il deputato regionale siciliano Davide Faraone ed il consigliere regionale lombardo Giuseppe Civati. Si sono dichiarati a sostegno del gruppo undici parlamentari: i senatori Andrea Marcucci, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Pietro Ichino, Luigi Lusi ed i deputati Luigi Bobba, Giuseppe Civati, Roberto Giachetti, Maria Paola Merloni, Ermete Realacci e Giuseppina Servodio..."
Bene, il blog antirenziano per eccellenza (Tafanus) si occupa di Renzi dal 7 novembre 2010. Esattamente da due anni, 9 mesi e 3 giorno. Prima, non aveva mai coverto, neanche di striscio, questo bischero. Ma si da il caso che la storia del Tafanus "antirenziano" sia alquanto più antica...
Vedete, caro Patrizio, caro Ninomastro... Di Renzi ci occupiamo da meno di tre anni (e lo giuro, smetteremo di occuparci di Renzi un minuto dopo che lui smetterà di occuparsi di noi); mentre di politica, economia, costume, ci occupiamo, con vari strumenti, da una decina d'anni. Dall'aprile del 2006 con questo nome (Tafanus) e su questa piattaforma (typepad.com). Prima con un blog di diverso nome (La Rassegna Stanca) e con una piattaforma sparita dalla mattina alla sera (kataweb). E prima della esplosione dei blog, con una newsletter quotidiana - che raggiugeva 6.500 destinatari consenzienti - sempre dal titolo "La Rassegna Stanca", ma spedita da tale "Banane & Mazzette". Per chi riesce a mettere le cose in ordine cronologico, la nostra "mission" (che termine ridicolo e renziano...) è alquanto più datata di Renzi, ed è centrata su obiettivi alquanto più "larghi" ed importanti, che non la semplice guerra a questo cretinetti da oratorio e da "Amici" della De Filippi.
Ma torniamo un attimo al gruppo dei "soci fondatori" del renzismo: all'epoca, i gruppi pd contavano su 320 parlamentari (206 alla Camera, 114 al Senato). Ebbene, i soci fondatori del Renzismo furono 10 (dieci) parlamentari. La follia del del 3,1%. Praticamente, un plebiscito. Per arrivare a 11, hanno dovuto imbarcare anche il Civati (consigliere regionale): UNO su alcune centinaia di consiglieri regionali.
Un Gotha dell'antipolitica, e quasi tutti cavalieri senza macchia, e "'de sinistra vera". Vogliamo parlarne?
Matteo Renzie
Ad iniziare da Renzino: democristiano (coté De Mita) e figlio di politicante democristiano; margherito, culo e camicia col card. Betori, chanteur des gestes di La Pira, boy scout,... e un po' inquisito...
"...nel 2012 la Corte dei conti ha aperto un'indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che ammontano a circa 600 000 euro..."
Eh già... 1.200.000.000 lire in 5 anni. Pari a 240.000 milioni di lire all'anno. Pari ad oltre 1.200.000 lire per ogni giorno lavorativo. Si sa... combattere le caste e gli sprechi comporta qualche spesuccia... E a tal proposito ci viene in mente che fra i "soci fondatori" della rottamazione (quelli che dobbiamo rivoltare la politica e le sue malefatte come un calzino), c'era tale Luigi Lusi.
Lusi... Lusi... il nome mi ricorda qualcuno... O solo un omonimo? Ma no... è proprio lui, non un omonimo... E' proprio uno dei soci fondatori del renzismo, e uno dei finanziatori del "MòViMento" dei rottamatori... Facciamoci sempre una cultura su Wikipedia:
"...il senatore (Luigi Lusi) è indagato per aver sottratto i soldi dei rimborsi elettorali in virtù del suo incarico di tesoriere della Margherita, creando una contabilità parallela, che sarebbe sfuggita ai controlli dei revisori dei conti, perché prelevati in piccola quantità. Secondo l'accusa i soldi sarebbero stati trasferiti in Canada, frazionati in novanta bonifici, sul conto della società TTT srl e Paradiso, della quale era unico proprietario. Infine, approfittando dello Scudo Fiscale, avrebbe fatto rientrare il capitale, investendo in immobili in Roma e in altre provincie, usando i parenti come prestanome e depositando il resto sul proprio conto corrente..."
Insomma, una persona perbene. Matteo i suoi li sceglie accuratamente, mica come i vecchi dinosauri del PCI... Ma leggiamo più avanti, da una deposizione giurata di Luigi Lusi:
"...Il 23 giugno 2012 interrogato davanti al Pm di Roma per la convalida dell'arresto Lusi ha chiarito di non voler dire tutto in merito alla vicenda che lo riguarda non volendo fare il capro espiatorio di qualcuno, consegnando due lettere scritte di pugno dall'ex leader della Margherita Francesco Rutelli in cui si fa riferimento alla ripartizione di circa un milione e mezzo di euro tra le varie correnti della Margherita in vista delle europee del 2009, tramite un rapporto di 60-40 tra popolari vicini a Bianco e rutelliani vicini a Rutelli. Di questi soldi 100 mila dovevano andare a Matteo Renzi, Sindaco di Firenze..."
Dunque, guardiamo da vicino il gruppo dei "fondatori" del MòViMento Rottamatori":
Matteo Renzi, un mesetto dopo aver fondato il movimento per il rinnovamento ab imis della politica, lo ritroviamo a cena, a lume di candela, ad Arcore. Col delinquente Silvio (di cui da un pezzo si "sospettavano" le malefatte", e con la figliola Barbara. Si trovano tutti reciprocamente simpatici.
Pippo Civati ha il coraggio di scrivere - sotto pressione dei lettori - una mezza riga sul suo blog: "Io non ci sarei andato". Arriva la scomunica da parte di Renzi, che abbandona per sempre il blog del MòViMento (prossimaitalia.it). E per il Tafanus - che osa chiedere provocatoriamente per ben tre volte al Ciwati come mai Renzi non viene più sul SUO blog, arriva la bannatura, e la scomunica. Da Renzi??? No! dal Ciwati. Che per la prima volta su prossimaitalia.it risponde al commento di qualcuno, iniziando una campagna contro il "troll" Tafanus. Ma un politico della sua levatura non ha niente di meglio da fare? Sembrerebbe di no. Smette di incitare i suoi superstiti adepti a trattare il Tafanus come un troll solo quando gli faccio notare che ormai prossimaitalia.it è ridotto al 10% delle visite sul Tafanus, e che pertanto avrei modi più proficui di occupare il mio tempo, che non quello di trolleggiare su prossimaitalia.it
Simpatici, questi rottamatori... Luigi Lusi in galera. E (...quando si dice che a volte la realtà supera la fantasia...), ad uno che ha rubato almeno 13 milioni di euro "ad insaputa" del resto dei margheriti, "...dal 18 settembre 2012 il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma Simonetta D'Alessandro, ha concesso gli arresti domiciliari presso il Santuario della Madonna dei Bisognosi vicino Carsoli, in provincia dell'Aquila..."
Dicevamo... un vero gotha, il gruppo dei soci fondatori... Prendete Matteo Richetti... un carneade, anche lui Margherito, che - piuttosto che niente - "...nell'ottobre 2012 è finito al centro di alcune polemiche sull'utilizzo delle auto blu da parte di alcune cariche politiche della regione Emilia Romagna...". Insomma, qui non siamo al caviale, ma al piatto di lenticchie.
Andrea Marcucci, altro "rottamatore "ggiovane ggiovane". In parlamento per la prima volta nel 1992, col noto partito di sinistra (è esistito, è esistito...) denominato PLI - Partito Liberale Italiano. Quello di Renato Altissimo, mica quello di Malagodi... Nel 1996, essendo morto il PLI, passa ad un altro partito "'de sinistra verace": Lista Dini-Rinnovamento Italiano. Infine, avendo fatto anche questo una brutta fine (...ah... queste soglie di sbarramento...), nel 2006 cerca rifugio nella sinistra extraparlamentare: La Margherita. Accolto. ma trombato. Nel 2010 (piuttosto che niente meglio piuttosto) aderisce al renzismo. Vi faremo sapere.
Francesco Ferrante, anbientalista, e quindi eletto nel 2006... indovinate con quale gruppo della sinistra extraparlamentare? Indovinato! Margherita.
Pietro Ichino: un altro che deve ancora decidere cosa farà da grande. Nasce e campa la vita addirittura come dirigente Fiom-Cgil, poi si sposta "verso" il PD che lo accetta come indipendente. Net 2007, dando prova di grande acume politico, aderisce al "Tavolo dei Volenterosi" fondato nientemeno che da Daniele Capezzone. Come ci si può ridurre... Proprio così: "Tavolo". E per piacere, non chiedetemi che cazzo sia. Nel 2012, dando prova di "Grande Accettatore delle Regole della Democrazia, poichè alle primarie vince Bersani e non Renzi, lui non ci sta, ed aderisce (dando prova di grande fiuto politico) al MòViMento di Mario Monti (cfr.: "Storia di un bambino mai nato") E' uno dei maggiori responsabili della peggior politica di destra (il precariato eretto a sistema) avallato dalla sinistra.
Luigi Bobba: "...dal 1994 è stato vicepresidente nazionale delle Acli, di cui è diventato presidente nel novembre 1998 [...] È considerato un teodem, termine coniato da lui e Enzo Carra. Nel 2007 ha pubblicato il libro Il posto dei cattolici; alla presentazione è intervenuto il cardinale Tarcisio Bertone..." Insomma, l'ennesimo democristo imbarcato dal centro-sinistra.
Roberto Giachetti: "...comincia a fare politica da giovane, nei movimenti studenteschi e poi a 18 anni nel Partito Radicale fino al 1989, in quegli anni è anche redattore di Radio Radicale. Successivamente aderisce ai Verdi ed è eletto come consigliere circoscrizionale a Roma. Dal 1993 al 2001 è prima capo della Segreteria e poi Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma Francesco Rutelli. Tra i fondatori de La Margherita, nel 2001 ne diviene Segretario cittadino di Roma e viene eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati..."
Maria Paola Merloni - Figlia dell'omonimo frigorifero e della omonimissima lavabiancheria... Pensate... uno dei modelli di successo di elettrodomestici bianchi della Merloni si chiamava, per l'appunto, "Margherita" (...quando si dice le premonizioni...) È stata presidente di Confindustria Marche dal 2004 al 2006. Alle elezioni di quell'anno è stata eletta alla Camera dei deputati per La Margherita (...ma va?1?1...) e ha fatto parte della direzione federale del partito [...] Alle elezioni politiche del 2013 si candida come capolista al Senato nelle Marche per la coalizione Con Monti per l'Italia (... la famosa Lista Cinica...)
Ermete Realacci: ennesimo margherito coté anbientalismo: "...dal 1987 al 2003, è stato presidente di Legambiente, divenendo uno dei maggiori esponenti dell'ambientalismo italiano. Alle elezioni politiche del 2001 è stato eletto deputato dell'Ulivo nella circoscrizione XII (Toscana), collegio di Pisa. Nel 2006 è stato eletto in Toscana sempre come deputato dell'Ulivo. Ha fatto parte dell'esecutivo de La Margherita (...ma va?!?!...) [...]
Insomma, quando ho predicato con forza che "non voglio morire democristiano", mica volevo dire che intendevo morire renzian-margherito!
Ma torniamo al Blog Tafanus, che secondo alcuni nostri non rassegnati opinion-makers è un covo di antirenziani appollaiati fissi sul blog.
Bene, Google_Analytics - non io - strumento di controllo al quale ho aderito su richiesta dei pochissimi investitori pubblicitari sul Tafanus, sembra essere di parere diverso. Ad esempio, sembrerebbe che il Tafanus non sia un covo di assatanati antirenziani appollaiati h24 sul blog per lottare contro il renzismo. Sembrerebbe che due terzi dei visitatori quotidiani del blog arrivino sul Tafanus trascinati non dall'anti-renzismo, ma dai motori di ricerca, e che arrivino al Tafanus cercando notizie che spesso trovano. Sembrerebbe. Insomma, appartengono alla categoria dei "visitatori unici", non a quella degli abituali. Strano, vero?
Poi "sembrerebbe" che quel terzo di visitatori definiti "non unici" (e quindi visitatori con più visite all'attivo nell'ultimo anno) non siano zecche appollaiate 24 ore al giorno sul Tafanus. Rientrano nella categoria dei visitatori definiti "non unici" anche quei poveracci che hanno avuto la disgrazia di capitare qui anche solo due volte in un anno. Vediamo di quantificare. Le "zecche" (per fortuna loro e nostra) sono pochissime:
Insomma, sembrerebbe che dei circa 600.000 visitatori totali, solo un 15% visiti il blog ALMENO una volta a settimana, e solo 53.785 (ol 9%) lo visitino più o meno quotidianamente (almeno 201 volte all'anno). Altro che conventicola di antirenzismo...
Infine... chi l'avrebbe mai detto??? su questo blogghino italiano c'è una delle più alte percentuali di settore fra i blog personali i cui visitatori arrivano da altre lingue e da altri paesi, e ai quali dubito che freghi qualcosa delle nostre beghe su Matteo Renzi, vero?
Di fatto, su circa 600.000 visitatori, 515.000 vengono da aree di lingua italiana, ma 85.000 (il 14,2%) vengano da altre aree linguistiche. E solo in minoranza si tratta di italiani all'estero.
Visitatori per lingua d'origine
Credo che a questo punto, viste le origini politiche di questi "rottamatori d'accatto" (quasi tutti ex o post democristiani), con innesti berlusconiani (Giorgio Gori, Barbara Berlusconi, Maria De Fiippi, Signorini), e con simpatie che spaziano anche da e verso i Luigi Lusi, i Marchionne, gli Ichino, i cardinali Betori e Bertone), parlare di Matteo Renzi come dell'unico in grado di risollevare le sorti della sinistra non sia da deficienti, ma da efficienti-deficienti.
Qualche volta prendere atto dei fatti costa fatica. Più spesso, rifiutarsi tetragonamente di prenderne atto, costa la perdita della faccia.
Tafanus