Per ricordare, uno scatto può bastare.
Questo è il Duomo. Ma dai? Non s’èra capito. Il mondo è pieno zeppo di foto del genere, e il zeppo zuppa, e se zuppa pesa. Non chiedetemi cosa significa, perché oggi i giridiparole lasciano il tempo che trovano. Hanno girato così tanto da perdersi, tra nuvoloni pronti al diluvio, in mezzo al traffico di Monte Napoleone, sulla metro dai mille colori, nei perenni sorrisi milanesi, e in un “mi senti?” di Beckett sotto la pioggia.
Altri scatti sembrano rubati a Milano, dagli occhi digitali e giapponesi. Gli scatti dei piccioni viaggiatori, cibati e catturati in volo, da una reflex appesa al collo!
E poi ci sono le ciambelle di Homer che morderesti con gli occhi, mentre la bava fa capolino dalla bocca.
Ma quello che più serve in questo momento son parole che non girino troppo. Parole come la Felicità. Quella che non vogliamo mai ammettere di aver trovato.
Con questa ultima e bellissima foto che ho catturato oggi pomeriggio, concludo il mio primo round di foto milanesi.
E se guardate bene, sulla foto, c’è una porta! La porta del vostro viaggio verso la felicità. Il mio è già in atto, e ovunque mi porterà, è quello giusto.
Buon viaggio anche a voi!