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1. La battaglia campale, mortale e finale tra B. e Fini è stata vinta da B. Diciamo che era più dotato di "mezzi di distribuzione di massa".
2. Al presidente della Camera, subito dopo il voto, alcuni deputatidellalibertà hanno intonato un moderatissimo e responsabilissimo "dimettiti coglionazzo". Tenuto conto che B. aveva dato dei "coglioni" agli elettori di sinistra, adesso possiamo annoverare Fini a pieno titolo tra i nostri.
3. Il governo sta in piedi per 3 voti, uno dei quali è di Massimo Calearo. Quest'ultimo, pur essendo di destra, fu nominato fieramente da Weltronix come capolista del Pd in Veneto, come massimo rappresentante cioè del Pd in quella regione, perchè facesse da ariete di sfondamento nel "campo a noi avverso". Adesso molti elettori (compreso chi scrive), vorrebbero "sfondare" Walterino. A meno che non chieda umilmente scusa, torni finalmente a mangiare pane e nutella e giocare con le figurine e ammetta che lui sta alla politica come Calearo sta alla Sinistra.
4. Con 3 voti in più non si governa, Prodi docet.
5. B. le elezioni non le vede di buon occhio perchè, semmai vincesse alla Camera, non avrebbe la maggioranza al Senato, dove gli toccherebbe ricontrattare con Fini e Casini, tornando alla casella di partenza nel gran gioco dell'anatra zoppa.
6. L'unica possibilità che ha B. di durare è allargare a Casini, che però dovrebbe essere digerito da Bossi, che però non ci pensa proprio, che infatti tra pernacchie, rutti e gestacci, bofonchia un qualcosa di molto simile a "elezioni subito". Bossi o Casini, uno dei due perderebbe la faccia.
7. Se nessuno dei due perde la faccia si andrà a votare.
8. Se si andrà al voto, il centrosinistra dovrà rifare la convergenza per far dimenticare ai propri elettori di aver passato gli ultimi 6 mesi a invocare un governo tecnico insieme alla destra e per aver detto dall'opposizione che le elezioni sono una sciagura (sottinteso: per noi). E un'opposizione che non vuole andare al voto di fronte ad una maggioranza che si scioglie da sola non s'era ancora vista.
9. Ma gli elettori di centrosinistra sono testardi, non si scoraggiano, perdonano tutto e la grandissima partecipazione al corteo di sabato lo dimostra.
10. La strada maestra è una: definire la coalizione; indire le primarie (le prime vere primarie); accettare e sostenere (davvero) all'unanimità il leader vincente; costruire attorno ad esso un programma unitario, chiaro e innovativo; andare in campagna elettorale collegando ai candidati di centrosinistra un dispositivo che li carbonizzi all'istante nel momento in cui rilascino dichiarazioni in contrasto col programma ufficiale del candidato premier.
Amen
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