L’inaugurazione del centro di Anguilla
INCHIESTE (Torino). Se ne occupa l’autorevolissimo settimanale The Economist nel numero attualmente in edicola; si tratta probabilmente di una goccia nell’oceano dei fondi distribuiti dalla FIFA in giro per il mondo ma l’inchiesta evidenzia quanto meno un loro cattivo uso in un momento nel quale Sepp Blatter e la massima organizzazione mondiale del calcio già sono nel centro del mirino. Anguilla, Guyana e Montserrat sono le tre pietre del nuovo scandalo e, non a caso, queste tre federazioni sono state, secondo gli inquirenti, tra quelle al centro dei tentativi di Mohammed bin Hammam di accaparrarsi due anni fa i voti per una suicida scalata al potere di Sepp Blatter a suon di bustarelle da 50.000 Euro ai rispettivi presidenti.
Anguilla, quindicimila persone, nello scenario del calcio precede (secondo il FIFA ranking) solo Bhutan, San Marino e Turks & Caicos; come tutti i paesi calcisticamente in via di sviluppo riceve dalla FIFA fondi che ammontano a 250.000 dollari ma nel 2003 la federazione locale ricevette 650.000 dollari per costruire nella capitale un centro di allenamento. Nel 2010, Sepp Blatter si recò a The Valley per inaugurarlo; tre anni dopo ne rimane una piccola tribuna arrugginita, il campo invaso dalla galline e uffici vuoti ed inutilizzati con i computer ancora sigillati. Non vi sono tracce della palestra, la foresteria e le sale riunioni che avrebbero dovuto essere costruite quando nel febbraio 2011 fu versato un contributo addizionale di mezzo milione di dollari. Il presidente della Federazione, Raymond Guishard, non risponde alle domande di The Economist mentre la FIFA dichiara che “i lavori sono stati ritardati per la mancanza di forza lavoro” garantendo “un costante monitoraggio” sulle attività.
Spostiamoci in Guyana, uno degli esempi della democrazia calcistica con un uomo solo, Colin Klass, al comando della Federazione da 22 anni; tra il 2002 e il 2006 ha ricevuto finanziamenti pari a 800.000 dollari per un campo d’allenamento i cui lavori non sono mai iniziati. L’isola di Montserrat, 5800 abitanti, ricevette a sua volta nei primi anni del XXI secolo fondi per quasi 800.000 dollari per un complesso con illuminazione e recinzioni che un rapido sopralluogo con Google Earth non riesce a trovare.
Come si diceva Guishar, Klass e Vincent Cassell, presidente della Federazione di Montserrat, si trovavano nel 2011 all’incontro con bin Hammam che secondo la FIFA offrì loro 40.000 dollari se lo avessero votato contro Blatter: bin Hammam è stato radiato, i presidenti delle federazioni coinvolte hanno ricevuto minori squalifiche. Nel caso dei tre in questione la inibizione è durata 26 mesi e sono ora ritornati in sella mentre la FIFA continua a dirigere somme di denaro verso i Caraibi. Nei soli 2010 e 2001, Anguilla e Guyana hanno ricevuto, secondo The Economist, più di un milione di dollari per non meglio definiti bonus.