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La fine del regime di Gheddafi. Un altro salto dalla padella nella brace?

Creato il 23 agosto 2011 da Iljester

La fine del regime di Gheddafi. Un altro salto dalla padella nella brace?

Solo in Italia si ostenta un insano ottimismo, soprattutto nel mare ipocrita della sinistra pacifista. Ma la verità è che il dopo Gheddafi è una vera e propria incognita per la stabilità del nord Africa. Abbiamo già potuto vedere quello che sta accadendo in Egitto. Il paese del Nilo è tornato indietro di trent’anni. Agli anni settanta. Ormai lo storico accordo di Camp David del 1979 è carta straccia per il nuovo regime che ha preso potere a Il Cairo. L’integralismo/fondamentalismo islamico ha preso il potere e non intende cederlo. E la priorità ovviamente è solo una: distruggere Israele o quanto meno contribuire in questa direzione. Abbiamo potuto constatare con i nostri occhi questa drammatica verità con l’attentato a Eliat di qualche giorno fa.
La Libia rischia di fare la stessa fine. Tutti esultano per la caduta di Gheddafi. Giustamente. È stato comunque un dittatore, e nemmeno tanto tenero. E teneva il paese in una morsa antidemocratica poco umana. Però, proprio perché era un dittatore, riusciva a tenere a bada le frange più estremiste dell’ondata islamica. Quella che scalpita per terrorizzare l’occidente. Quella che scalpita per cancellare Israele dalle carte geografiche.
Perciò la verità è più complessa. Se diamo un’occhiata alla cartina mediorientale targata 2011, sono poche le vecchie dittature rimaste in piedi. Anzi, per vero ne è rimasta solo una: quella iraniana. La più potente, influente e pericolosa. Quella che può effettivamente tirare le fila di tutti i governicchi sorti dal crollo dei vari regimi. Persino la Siria oggi è più debole e incapace di influenzare gli assetti del mondo arabo. Di fatto, nel 2011, il medioriente rischia di cadere nelle mani dell’integralismo islamico di matrice iraniana, e questo è assai pericoloso non solo per Israele, ma per l’intera Europa.
Dunque, si può certo essere soddisfatti che un altro regime sia caduto. Ma altresì, bisogna essere profondamente realisti. La democrazia è un concetto di governo che mal si concilia con una visione teocratica dello Stato, e dunque con l’Islam. Pensare davvero che nell’ex colonia italiana venga instaurato un governo democratico, è pensare in modo infantile. Difficilmente ciò accadrà, e se anche repubblica sarà, sarà repubblica islamica, con tutti i suoi limiti sulla dignità e la libertà delle persone.
Ovviamente nessuno rimpiangerà Gheddafi. Ma l’idea di ritrovarsi un regime islamico a poche centinaia di chilometri da casa, non è certo un’idea che fa dormire sonni tranquilli. La Libia è un paese virtualmente ricco, e non sappiamo esattamente di quali armi disponga. Perciò le incognite sono parecchie, e ridurle tutte a una fatua e inconsistente speranza, è chiudere gli occhi davanti alla verità dei fatti. La democrazia è un concetto occidentale. Dove predomina il Corano, non può esistere. Che ci piaccia o no.

 

di Martino © 2011 Il Jester 


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