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La fine della divulgazione scientifica?

Creato il 17 ottobre 2012 da Emmecola

La fine della divulgazione scientifica?Quella che pubblico oggi è una bruttissima notizia. La Gruner+Jahr/Mondadori, editore di riviste storiche come Focus, ha intenzione di licenziare circa 60 persone (praticamente metà della forza lavoro) e chiudere ben 8 testate: Focus extra, Focus domande e risposte, Focus Brain trainer, Wars, Biografie, Jack, Geo e Focus Wild. Tra queste ci sono riviste di tecnologia e di storia, ma soprattutto ci sono dei magazine che in Italia sono ormai diventati dei punti di riferimento nel panorama (altrimenti desolante) della divulgazione scientifica.

A quanto pare, la casa editrice non ha delle motivazioni economiche valide per dimezzare il personale: in effetti, il 2011 si è chiuso in positivo di 4 milioni di euro. Nel piano di ristrutturazione presentato dalla G+J/Mondadori si legge che il rilancio della casa editrice sarà realizzato attraverso un rafforzamento del marchio Focus e una maggiore attenzione verso i prodotti multimediali. Come questo si debba per forza tradurre nel licenziamento di 36 giornalisti e 24 grafici non è ben chiaro. Al di là dei posti di lavoro persi, comunque, mi preoccupano gli effetti negativi che questa ristrutturazione editoriale avrà sul settore della comunicazione scientifica in Italia. Curiosamente, nello stesso momento in cui si decide di chiudere questi importanti canali di informazione, appare in edicola la rivista Kazzeng.. ehm volevo dire Voyager. E’ una coincidenza tragica. La scienza conta ancora qualcosa in questo Paese?

Non importa se avete a cuore l’aspetto umano della vicenda o se invece siete più preoccupati per il futuro della divulgazione scientifica italiana, l’importante è diffondere questo appello e sperare che i vertici della G+J/Mondadori cambino idea. Forse siamo ancora in tempo!



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