La fine di Splinder

I blogger di Splinder hanno ricevuto la seguente mail : “Caro Blogger, il 31 Gennaio 2012 il servizio Splinder sul quale hai realizzato il tuo blog verrà dismesso.Tutti i contenuti che hai già creato su Splinder non andranno persi, avrai l'opportunità di recuperarli e di attivare un redirect del tuo blog su un nuovo indirizzo web. “

Come avete notato, Splinder sfratta suoi blogger ma si offre di “redirigere” i lettori sul loro nuovo indirizzo.Cosa che la Stampa si è rifiutata di fare quando ci ha dato lo sfratto. Così i bloggers della Stampa hanno perso gran parte dei loro lettori, visto che ogni clic sul vecchio indirizzo da parte di chi li aveva linkati o trovati su Google conduceva immancabilmente a “pagina introvabile.”Sono praticamente dovuti ripartire da zero, e questo significache Splinder rispetta i suoi blogger più della Stampa.

La fine di Splinder è molto triste, come la chiusura di un cinema o di una biblioteca. Significa che i social network, Facebook, Linkedin, Twitter,hanno dato un colpo fatale al mondo dei blog? Secondo me sono serviti soprattutto a dividere i blogger puri dai “chatter”, ossia di quelli che utilizzano il web per chattare. Una parola che qualcuno ha tradotto in italiano con il delizioso termine di “cazzeggio”. Infatti molti blogger usavano chattare sui loro blog e poi si sono riversati su FB, trovando questo sito più confacente ai loro bisogni. Ma i blogger puri hanno conservato il blog, un sito che si può gestire e impaginare secondo i propri gusti, un metaforico podio sul quale si monta per parlare al mondo. Questo non toglie che un blogger possa chattare su FB, ma si tratta di due cose diverse. In ogni caso su FB si possono pubblicare articoli o linkare i propri post pubblicati altrove, così rappresenta un ottimo supporto per accrescere la visibilità.

Dove andranno i profughi di Splinder? Chissà, forse qualcuno di loro verrà a farci compagnia.

Dragor