Non credo interessi a molti: ma a Savona si è chiusa un’epoca.
Era iniziata ai primi del Novecento, quando la spiaggia su cui sorgeva l’hotel Miramare sparì, sepolta sotto il pontile cui presero ad attraccare le navi che trasportavano il carbone.
Una volta scaricato, veniva poi inviato verso l’interno (sino a San Giuseppe di Cairo Montenotte), grazie ai vagonetti. Per saperne di più, l’immancabile sito dell’azienda.
L’hotel Miramare, senza più spiaggia, venne chiuso, e dopo aver passato varie vicissitudini, resta chiuso ancora oggi.
Sino a qualche anno fa, era sede dell’Enaip, e si occupava di formazione-lavoro (io partecipai nell’88/89, a un corso per magazzinieri); col fallimento dell’ente, è in stato di abbandono.
Adesso le navi carbonifere attraccano al largo, e un tunnel sotterraneo trasporta il carico sino alla località San Rocco, dove ad attenderlo troverà però i vagonetti; da lì, proseguirà il suo viaggio sino a destinazione.
Oggi c’è stata la cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’opera, che ha richiamato anche il Presidente della Regione Liguria, e autorità varie. Resta da decidere cosa fare delle aree del pontile, una volta liberate completamente dalle strutture presenti. Per Savona, è la fine (ufficiale), di un’epoca: niente più vagonetti (ma già da un po’ era così, in realtà) ad attraversare strade, e terreni agricoli.
Solo stasera ho alzato gli occhi, e ho notato i piloni, senza più cavi, né vagonetti (ovviamente); brulli alberi di ferro, nell’inverno ancora più melanconici.