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La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli

Da Enocentrica

Le cene degli auguri, quelle che per lavoro a Natale si susseguono inesorabili, non tutte lasciano nella memoria un ricordo che ti accende il sorriso. Spesso la formalità dei convenevoli si mescola alla noia dei rituali: le pubbliche relazioni, il brindisi, gli eccessi della tavola, le conversazioni impegnate.

Talvolta capita invece di sedersi a un tavolo tra pochi invitati, in uno splendido casolare toscano, in compagnia  di un focolare acceso. E un’invidiabile serie di bicchieri da godere.

Il rewind ci porta a Villa Petriolo, ospiti di Silvia e Simona Maestrelli, una decina di giorni prima di Natale. Con noi Federico Curtaz, Daniel Thomases, Leonardo Romanelli, Alessandro Frassica, Jury Borgianni, Elena Guidotti, Diletta Lavoratorini.

La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli
La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli
La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli

Il primo sorriso ce lo strappa il ricordo dell’ennesimo massacro del fiorentinissimo Romanelli ai danni delle origini (ahimé) pisane della sottoscritta. A fare da spalla, la simpatia di Alessandro Frassica. Un gioco goliardico al quale sono abituata, pisana in terra fiorentina…

Il secondo sorriso è per l’esuberanza di Simona, eccellente cuoca che ci ha deliziati con il suo coniglio (“tagliato a pezzi con le mie mani”), la ribollita, il crumble di mele. La semplicità dei piatti ha accompagnato con gusto la grandezza dei vini e il cameratismo dei commensali.

Il terzo sorriso è per la temporanea mancanza di luce: un sovraccarico energetico inaspettato ha favorito talune pennichelle e il raduno spontaneo intorno al fuoco, tenacemente acceso dal volenteroso Jury letteralmente inghiottito dall’immenso camino d’altri tempi. Al bagliore delle fiamme sorsi di vino e chiacchiere, trascinati dalla stanchezza della frenesia natalizia  e il ricordo di confidenze irresistibili: la passione viscerale di Daniel Thomases per le bollicine freddissime, quelle dell’acqua gassata!

La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli
La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli
La finocchiona di Thomases e i cavallucci di Romanelli

E poi un gioco, come si fa tra amici. Satisfaction. Un ciclo di incontri conviviali con amici appartenenti al mondo del vino, della cucina, della cultura, dell’arte, accumunati dal piacere di cucinare e mangiare insieme. Perché “Soddisfatto è chi giunge al fine dei suoi desideri”. Quello di Villa Petriolo è il secondo appuntamento di quel girone dei golosi dove ciascuno degli ospiti regala il suo piccolo contributo.

Ecco allora che ‘Ino inventa il panino alla gallina con gli avanzi del cenone e lo dedica alla mamma Ilde. L’aspirante enologa Elena Guidotti sogna una bacchetta magica per realizzare un Sangiovese sulle colline più alte del Chianti Classico e una piccola vigna in Garfagnana.

Nella calza della Befana Thomases salva la finocchiona, il suo insaccato preferito e boccia il vino che “sa troppo dei tanti chilometri fatti prima di andare in bottiglia”.

Romanelli si alza dal pranzo di Natale perché “alla fine arrivano sempre i cavallucci e… mamma mia non li sopporto”.

È così che ci piace il jet set del vino. Semplice e scanzonato. Conviviale ma imprescindibile dall’ottimo vino e dall’ottima cucina.  Sognatore, ma divertente. Professionale, ma anche un po’ irriverente. Finocchiona e cavallucci. Finalmente.


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