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La foto della settimana: le terre dell’olio nuovo di Trevi

Creato il 10 novembre 2013 da Auroradomeniconi

Novembre: mese di olio, di vino, di novità. O meglio di “novello”. Sì, perché a novembre la vita si rianima – nonostante i freddi mesi invernali siano proprio dietro l’angolo – e ci propone le novità della vendemmia e della abbacchiatura appena terminate, tutte da gustare. Sono l’olio e il vino, i giovani frutti dei lavori conclusi da poche settimane: entrambi novelli, per l’appunto, entrambi pronti ad allietare le nostre tavole.

Periodo di rinnovamento, novembre: nella tradizione del mondo contadino, infatti, oltre a rendere disponibili i primi prodotti del lavoro nei campi, novembre era anche il mese in cui si rinnovavano i contratti agricoli per l’anno venturo. Tra tradizioni da richiamare e novità da degustare, sono molte le sagre e le feste paesane che in questo periodo rallegrano le regioni italiane proponendo i “novelli”. Domenica scorsa vi parlavo della fiera di San Martino a Santarcangelo di Romagna (RN), che per noi romagnoli è sinonimo di vin brulè, cagnina e vino novello. Oggi invece facciamo un salto in Umbria, nel cortile di Villa Fabri a Trevi.

Villa Fabri, Trevi
E’ qui che ha sede l’Associazione Strada dell’Olio DOP Umbria, in una dimora fatta costruire tra la fine del ‘500 e i primi del ‘600 nella parte più alta della città e con un caratteristico giardino all’italiana rivolto verso la valle spoletana. Ed è qui che puntualmente da ormai sedici anni sono organizzati tanti interessanti eventi nella cornice di “Frantoi Aperti” per promuovere la (ri)scoperta della campagna umbra e dei suoi prodotti, primo fra tutti l’olio novello. Proprio l’anno scorso in questo periodo sono stata a Trevi e ad Assisi, intenta a scoprire i segreti dell’oro verde del cuore verde d’Italia appena franto.

E poiché ieri durante un giro tra l’aspro odor de’ vini di Santarcangelo ho ritrovato anche tanti prodotti umbri, in uno sposalizio interregionale di sapori e fragranze in cui pure l’olio novello aveva la sua parte da protagonista, ho pensato che anche l’angolo fotografico della settimana potesse essere virtualmente dedicato a questo sposalizio. Perché i prodotti di qualità sono legati alla terra da cui provengono e, come ho detto tante volte qui sul blog, riscoprire e riappropriarsi di questo legame non è che un arricchimento, soprattutto culturale. Se poi tale arricchimento passa anche dalla tavola, magari con una croccante bruschetta, c’è ancora più gusto

;-)
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