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La foto della settimana/3 - Scuse in stanby

Creato il 12 maggio 2011 da Mapo
I più pignoli se ne saranno accorti di certo: lo scorso mercoledì mi sono scordato la foto della settimana. E dire che, a guardar bene, ne ho a vagonate sul mio hard disk. Ma del resto, si sa, se non ci fosse un po' di imprevisto, persino un blog eccezionale come questo potrebbe rischiare di diventare monotono. Per questo mercoledì ho scelto una foto di un anno esatto fa. Siamo a maggio 2010.

La foto della settimana/3 - Scuse in stanby

Darsena, maggio 2010. A spasso per il quartiere dei Navigli mi imbatto in una piccola e pacifica protesta dei cittadini della zona, esasperati dalle condizioni di quella che, a torta finita, potrebbe essere una delle zone più belle di Milano. In parte lo è: ex quartiere di artisti e scalmanati, secondo solo a Brera, dove le vie di selciato si snodano attraverso vecchie case di ringhiera che ospitarono migliaia di meridionali venuti a cercare lavoro a Milano e che ora sono diventati appartamenti d'alto profilo tra vere e proprie foreste di spettacolari edere rampicanti. Tutto molto bello, poetico, quasi bohemien se si pensa alle case occupate, al rito dell'aperitivo e ai negozietti sparsi qua e là, qui ben più originali delle grosse catene che popolano la zona del Duomo. Eppure la Darsena, quella grande pozza stagnante dall'odore acre, a qualche metro da pizza XXIV Maggio dall'odore acre è una delle vergogne di un'amministrazione che, in tutti questi anni, non è riuscita a far altro che litigare con tutti per farci digerire un parcheggio sotterraneo che, a quanto pare, non ci sarà. Vien da rimpiangere il buonsenso di un po' d'acqua corrente, una ciclabile, qualche panchina con un po' di verde. Pochi soldi per ricreare un piccolo angolo di pace nel cuore del casino. I cittadini protestano, fanno volantinaggio e mi chiedono se voto a Milano. Devo rispondere di no, mio malgrado. Avrei tanto voluto dare una piccola sberla a una sindachessa che, invece di ballare come una cretina il ballo del qua qua (in questo degna rappresentante del capo supremo), potrebbe fare due passi qui, in Darsena, magari arrivandoci in metropolitana. Così, giusto per vedere l'effetto che fa. Le scuse, inutile dirlo, in un anno non sono arrivate


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