"E' un momento storico"
Così il ministro della giustizia Christiane Taubira definisce la giornata di ieri: la Francia con un ampio margine di consensi approva una legge che sancisce parità di diritti tra coppie dello stesso sesso, compreso il matrimonio.
La riforma francese prevede, tra l'altro, la possibilità da parte delle coppie omosessuali di poter adottare bambini, perché ha vinto il principio secondo cui se si devono concedere diritti, si concedono tutti e non col contagocce. La Francia non è il primo Paese europeo e nel mondo è il 17° ad approvare una legge in tal senso.
La cosa assume rilevanza per il contesto sociale ed economico in cui questa legge è cresciuta e maturata: viviamo in un periodo di crisi ma nonostante ciò il governo Hollande ha "avuto il tempo" di approvarla (tra l'altro era stata promessa in campagna elettorale).
In Italia lo sapete, l'ho scritto tante volte, siamo lontani anni luce ancora. Qui da noi, per esempio, una notizia del genere non trova spazio sul Corriere della Sera, quotidiano a tiratura nazionale, che preferisce raccontarci che un'attrice di Cento Vetrine è finita agli arresti domiciliari piuttosto che prediligere la storia di un percorso di diritti civili conclusosi positivamente in un Paese cattolico ed europeo.
Ma poi cosa volete? La Francia è molto diversa da noi anche solo in campo politico. Pensate che il ministro della giustizia, Christiane Taubira appunto, è una donna di colore. Da noi in Italia dobbiamo parlare di quote rosa per vedere donne in Parlamento.
Concludo affermando che chi dice che con la crisi economica ci sono altre cose a cui pensare, ebbene rappresenta colui che alimenta l'immobilismo civile e culturale del nostro Paese.
Amoon