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La frecciata di Moratti   al successore Thohir

Creato il 15 ottobre 2013 da Mbrignolo

moratti-thohir-interSTORIE (Milano). Decidere a quale categoria affidare questa nostra riflessione non è semplice, ma forse “storie” è quella che più si adatta all’ultimo atto di una lunga telenovela che termina con… un colpo di scena!
Già, perchè incredibilmente nessuno tra i tanti soloni del calcio che hanno affollato le tribune sportive in queste ore – da quando, cioè, Massimo Moratti ha confermato le firme sui contratti di cessione della maggioranza delle sue quote a Thohir & C. – è riuscito nella teoricamente semplice missione di fare una sola semplice azione davanti alle parole dell’ormai ex patron dell’Inter: ascoltare.
Avvalendoci delle dichiarazioni raccolte da un eroico Francesco Facchini, direttore di AlaNEWS che, nonostante il mucchio selvaggio sviluppatosi attorno a Moratti, è riuscito a “portare a casa la pagnotta”, la nostra redazione ha potuto concentrarsi con attenzione sulle parole pronunciate dal presidente nerazzurro, scovandoci un’affermazione che avrebbe dovuto far tremare le scrivanie dei direttori delle maggiori testate, e che invece forse nemmeno giungerà a Giacarta, laddove senza saperlo Thohir è già stato vittima della prima frecciata del suo predecessore.

L’orecchio di Massimo Brignolo, guru della famiglia AlaNEWS e anima razionale di una redazione di giornalisti ricchi di pathos, ha infatti isolato questa frase:

“(…) c’è qualcun altro che deve dimostrare anche lui di esser bravo…”

Così, quasi bisbigliando, in un timido ma ficcantissimo provocare, Massimo Moratti ha accolto il suo successore con una massiccia dose di veleno: “Io sono stato bravo – sembra aver voluto dire Moratti – ora tocca all’indonesiano dimostrare di esserlo quanto me”. Non proprio un’accoglienza in pompa magna verso chi si impegnerà a ripianare i debiti della società e ha offerto proprio al petrolier Massimo la possibilità di restare presidente del club.

Nessuno se n’è accorto, però: tutti troppo impegnati a contare le quote che passavano di mano, piuttosto che a rendersi protagonisti di un gesto semplice di cui a noi di Calciolab  piace “macchiarci”. D’altronde, basta saper ascoltare…

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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