Ehi, siamo arrivati all’ottavo racconto di questo strambo esperimento. Il suo titolo sarà “La fiera”, e rappresenta una sorta di omaggio alla città di Savona.
La fiera del titolo infatti, è quella di Santa Lucia, che si svolge da sempre (beh, non proprio, ma ci siamo capiti), il 13 dicembre. Per l’occasione, la via principale (dedicata a Paolo Paleocapa), viene chiusa al traffico, e idem per alcune delle vie laterali. Il traffico collassa, ma non importa.
Per l’intera giornata la sede stradale è occupata da banchi e banchetti che vendono di tutto, e la gente affolla la strada sino a sera tardi. E’ la festa grazie alla quale i savonesi si preparano al Natale.
Ovviamente, c’è una chiesa dedicata alla santa in questione. All’inizio del Novecento, dava direttamente sulla spiaggia, poi si è costruita l’Aurelia, e adesso il legame con il mare è stato troncato, ma la suggestione che regalava, arrivando in barca, era davvero forte (l’immagine è mia).
Il racconto, adesso.
A un certo punto, mi è comparsa l’immagine di una vecchia, che al mattino presto, esce di casa per recarsi alla chiesa. Mi sono messo sulle sue tracce, l’ho seguita, ho immaginato il suo sguardo che fruga in una realtà che (come tutti i vecchi), non condivide. Potevo lasciar perdere, però ho provato a seguirla.
Non è nemmeno escluso che sia un effetto del romanzo “Uomini famosi che sono stati a Sunne”, di cui ho concluso la lettura di recente. Una specie di omaggio alle persone semplici, silenziose.
Nella mappa di Google, ho anche illustrato il tragitto percorso.
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