L’Italia è uno dei paesi più belli e ricchi di cibo, ma in questo momento attraversa uno dei periodi peggiori della sua storia, per non parlare dell’apocalisse che sta accadendo nella città di Roma dove abito.
La Gentilini va di pari passo con la storia di ogni romano. I suoi biscotti hanno cresciuto intere generazioni, gli osvego sciolti nel biberon dei miei nipoti e poi in quello dei pronipoti. Vi giuro mi commuove questa cosa, perchè ogni volta che osservo un biscotto osvego mi ritorna in mente un pezzo della mia vita, legato sopratutto all’infanzia che è stata spensierata, bella e in totale libertà tra i cortili di Garbatella. Da piccola avevo il compito di comprare il latte nel tetrapak e 3 etti di biscotti Gentilini, perchè negli anni 70 si vendevano sfusi. Esistevano le latterie e comprare una confezione di biscotti era impensabile, il supermercato lo conobbi per la prima volta verso i 14 anni. Mi ricordo la scatola di cartone enorme della Gentilini con all’interno la busta di plastica piena di biscotti di ogni forma e sapore. Poi c’erano le fette biscottate che esistono ancora e che Banderas nella pubblicità in TV ha tentato di imitare. Fette biscottate alte e dolci, che hanno una marea di calorie per chi deve rispettare una dieta.
Il cliente fidelizzato se trattato bene continua ad esserlo fino alla morte. Quante persone anziane conosco che la sera cenano con il latte e gli osvego! E’ un qualcosa di strambo ed incomprensibile per tutti voi che non siete di Roma, ma questa azienda la conosciamo attraverso le nostre madri verso i 6 mesi di vita, ci accompagna in tutte le fasi della nostra esistenza, fino ad arrivare alla morte. La scelta di una scatola di biscotti non si fa mai in base all’offerta ma ai ricordi che evoca, e scegliere una scatola di Gentilini è una sicurezza, credetemi, non vi racconto una balla.
Per me fare la “zuppetta” con tre biscotti osvego, metterli uno sopra l’altro e poi tuffarli nel latte caldo e bianco è un momento di estasi, una vera esperienza mistica e non c’è torta che possa fare io che tenga.
Occhio ragazzi, le scatole in latta dei biscotti Gentilini sono cimeli per collezionisti e so che sul mercato hanno un valore. Se qualcuno di voi ha fotografie personali a casa degli anni 60 70 80 dove c’è il marchio della Gentilini, ha il dovere di metterlo sul web, è sempre un documento storico.Auguri Biscotti Gentilini per i tuoi 125 anni, te li porti proprio bene…
Fammi una edizione limitata solo per me degli osvego e dei sigari con la vecchia ricetta.
Pausagolosa
Archiviato in:Dolci Tagged: anni 70, Biscotti, Biscotti Gentilini, biscotti sfusi, fette biscottate, GENTILINI, latte caldo, Osvego, Roma, scatola gentilini, sigari, tetrapak