Magazine Cultura

La giusta rotta di una storia

Da Marcofre
la giusta rotta di una storia

Pexels Photos

C’è una frase della scrittrice statunitense Flannery O’Connor che dovrei mandare a memoria. In questo modo eviterei di correre certi rischi quando scrivo una storia breve.
La frase recita: “Un racconto dove mi rivelo completamente sarà un pessimo racconto”. Ed è vero.

Il nocciolo della questione

Stavo infatti scrivendo una storia e mi rendevo conto che non andava come doveva. D’un tratto ti rendi conto che il nocciolo della questione lo hai perso per strada. In un caso del genere cosa si deve fare? Non ne ho idea: io però mi sono messo a rileggerla con calma. A cambiare qualcosina qui e qualcosina là. Però anche in questo caso non ne venivo a capo. Sì, erano modifiche che ci stavano, però il problema era più profondo.
Poi mi sono reso conto che non raccontavo più una storia, quella storia, ma stavo mettendo in mostra me stesso. Rivelavo completamente me stesso. E allora sono intervenuto più drasticamente.
Come si riesce a tornare a raccontare la storia che si aveva in mente di raccontare? Buona domanda. Adesso cercherò una risposta.
Fermati. Ecco la risposta.

Avere fretta è pericoloso. Rileggi quanto hai scritto. Osserva. Scruta. Sii una spia. Ricordi? Sei sulle tracce di una preda importante (la storia). L’hai persa di vista. E che vuoi fare? Urlare? Sparare in aria?
Torna sui tuoi passi. Individua le tracce. Riparti da lì.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog