Già è facilissimo incontrarla per Via Della Spiga e Via Montenapoleone a Milano.
La gonna a ruota divenne un cult negli anni '50, quando alla fine della guerra, terminata l'austerity, un migliore tenore di vita e l'abbondanza a poco a poco tornò.
L'ispirazione di questo capo femminile morbido, sensuale, sinuoso, venne diffuso dalle star hollywoodiane, durante le loro vacanze messicane.
Le più celebri gonne a ruota vennero indossate da vere icone di eleganza e raffinatezza: quella di Grace Kelly nel film " La finestra sul cortile", quella dell'innocente e sbarazzina Audrey Hepburn in "Vacanze Romane" e quella della sorprendentemente sexy Brigitte Bardot.
Nonostante la sua popolarità, la gonna a ruota non è adatta a tutte le donne.Colei che trova giovamento da questo capo è senz'altro la donna "a pera", perché la morbidezza e ricchezza del tessuto nascondono la rotondità dei fianchi.
La vita deve comunque rimanere contenuta, se non sottile, altrimenti non si evita un effetto goffo ed appesantito dell'intera figura.
Può dunque essere utile segnare la vita e slanciarla con una cintura alta, che alleggerirà la figura.Le donne alte possono indossare anche semplici ballerine, mentre le basse devono sempre indossare tacchi alti colla gonna a ruota.Le donne tonde devono usare tessuti sempre a tinta unita, mentre le magre possono osare tessuti stampati e in fantasia.
Camicie, maglie e giacchini portati sopra, non devono lambire i fianchi, possono tranquillamente scivolare all'altezza o dentro la gonna.Su una donna tonda meglio un tessuto rigido ma abbastanza sottile, per evitare un eccessivo volume sui fianchi e sulla vita.