Ora che Sorrentino ha vinto l’Oscar, tutti ad elogiarlo comparandolo a Federico Fellini. Per mio conto questo paragone è una nota di demerito: vado controcorrente e dico chiaramente che Fellini non mi piace o, meglio, mi piacciono solamente i primi film degli anni ’50 in bianconero, quali “Luci del varietà”, “I vitelloni”, “La strada” e “Il bidone”, che ho rivisto recentemente, dove il regista racconta di un’Italia povera, uscita dal dopoguerra, in cui ciascuno si ingegnava a vivere alla bell’e meglio o campava sulle spalle degli altri. Già “La dolce vita” ha iniziato a piacermi meno: quel mondo di decadenza, vacuo, cinico, dove chi può, per ingannare la noia, ricerca divertimenti proibiti, per quei tempi, a base di alcool e sesso e che dista anni luce dalla vita normale l’incomunicabilità con la quale è rappresentata dalla scena finale in cui Valeria Ciangottini grida qualcosa a Marcello Mastroianni, ma le sue parole sono coperte dal rumore della risacca e del vento. Gli altri film li giudico ancora peggio (naturalmente sempre e solo a mio parere): ormai abbandonato uno stupendo bianconero sostituito da colori sgargianti, anche le trame si fanno più astruse e grottesche, come i personaggi, spesso deformi.
E “La grande bellezza” sembra ricalcare questo cliché. Molte le analogie: scrittori falliti, sia nel film di Sorrentino che ne “La dolce vita”, feste di gente che cerca in ogni modo di passare serate in maniera divertente, una Roma decadente, sia allora che adesso anzi, oggi ancora di più, sante, prelati, spogliarelliste, ….
Per esperienza so che determinati film più premi vincono, più barbosi sono, e questo credo che non faccia eccezione: solo il trailer mi mette angoscia a vederlo, lento e soporifero, dove Servillo recita con voce monocorde… anche qui vacuità di personaggi, di situazioni. Però dire che è bello fa fine, fa persona colta anche se ci si è addormentati ancora a metà della proiezione. Passare da ignoranti? Non sia mai detto !
Stasera lo trasmetterà Mediaset (visto che è una sua produzione). Non lo guarderò solo perché odio vedere i film interrotti dalla pubblicità come succede sulle reti commerciali (ma pure la RAI non ne è più immune). Un film va gustato per intero, fotogramma dopo fotogramma, titoli di testa e di coda inclusi, senza interruzione, altrimenti che spettacolo è? Magari più avanti, se qualcuno mi presterà il DVD ci penserò, però sono sicura che sarà solo una “Grande noia”…