La grande impostura religiosa è già in atto

Uno dei più affascinanti temi apocalittici è la grande impostura religiosa che aprirà le porte all’Anticristo. Proiettata da sempre in un futuro talvolta prossimo, talaltra remoto essa non è mai stata patrimonio del passato e nessuno si è finora chiesto se già la stiamo vivendo. Già e se la stessimo vivendo?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire che cosa sia tale impostura e chi ne è il sacerdote. Per quanto riguarda il cosa sia vengo subito al sodo: essa è la grande menzogna su Dio che ci avrebbe dato solo enigmi e misteri riducendo la fede a un incosciente atto di fede. Gli slogan di cui si fregia tale dottrina sono la fede come dono, la fede come mistero e la fede cosa certa, ma oscura (se qualcuno si chiede cosa significa questa locuzione si rivolga a Padre Livio di Radio Maria). Come potete capire questo magistero esclude ogni facoltà razionale, in barba a quanto scritto da Giovanni nella sua Prima lettera, cioè che l’uomo ha l’intelligenza per capire e conoscere Dio. Essa conta tra le sue file nomi famosi come Pascal, il quale sostiene e descrive un Dio sensibile al cuore e non alla ragione. La fede allora è un ineffabile afflato, un intimo sentire pressoché incomunicabile. Ma è così o è stato ridotto tutto così? Possibile che Dio abbia tolta la luce dell’intelletto nelle Sue vie? Per me non è così e ho cercato di dimostrare nei miei studi che esiste anche una via logica, razionale, direi matematica che porta a Lui. Anzi io ritengo che sia la via maestra senza inciampo perché Dio non può ignorare che la ragione, più della fede, accomuna gli uomini, tolta la quale gli uomini non possono che chiudersi nel loro duro carapace religioso.

Ma a chi può far comodo un popolo di ciechi che corre a destra e manca alla notizia che in qualche luogo qualcuno ha visto (la Madonna è quella più gettonata)? A chi può far comodo una fede fondata sul mistero (chi di voi è andato a Messa ricorderà che durante la liturgia eucaristica si dice proprio “mistero della fede”)? A molti, ma in particolare a quelle tenebre di cui ci parla il Prologo al vangelo di Giovanni, tenebre che si oppongono a tutto quanto è luce, sia pure luce dell’intelletto. Gran maestro dell’oscurità è il falso profetismo che propina una fede non radicata in Dio, ma nella sua dottrina. Tolta la possibilità di conoscere personalmente la Verità, gli uomini si rivolgono alla sua menzogna ammantata di Santità e tesa a sradicare dalla storia l’Incarnazione. Questo processo è già in atto: ormai non esiste pagina dei profeti che non sia stata svuotata di ogni contenuto predittivo. Leggiamo ormai da un bel pezzo le farneticazioni circa un Daniele personaggio leggendario, mentre all’orizzonte prende sempre più piede la scuola negazionista circa Gesù, descritto in tutto le sfumature di un arcobaleno di scemenze che vanno dal Cristo mitologico a quello micologico (Gesù frutto del consumo di un fungo allucinogeno, che idiozia!).

Sì, la grande impostura è da molto tempo che è in atto e produrrà la grande apostasia e il suo Natale nero in cui molta parte dell’umanità non addobberà l’alberello di Natale ma quello di Giuda.