Magazine Società

La Grecia: dramma umanitario… a causa dell’euro. Atene sull’orlo della guerra civile, nel silenzio dei media

Creato il 04 marzo 2013 da Iljester

greekIn Grecia si sta consumando il dramma peggiore: la fame e la disperazione che stanno trascinando il paese ellenico verso la guerra civile. E questo perché gli euroburocrati, con la complicità degli stati nazionali, hanno voluto tenere Atene a forza dentro l’euro, pur di non ammettere che l’euro è miseramente fallito.

Le notizie che provengono dalla Grecia sono drammatiche, e i fatti che raccontano si consumano nel perfetto silenzio dei media italiani (e non solo), che non spendono nessuna parola per i greci e per il loro dramma, occupandosi piuttosto del nulla politico di casa nostra. E il motivo è ovvio: non vogliono certificare il fallimento dell’Europa; non vogliono che il dramma greco venga utilizzato come prova lampante per dimostrare la fine di ogni velleità unitarista europea.

Suggerito da Il Jester

La Grecia: dramma umanitario… a causa dell’euro. Atene sull’orlo della guerra civile, nel silenzio dei media

La verità è questa: l’Europa è collassata, è un morto che cammina, un comatoso al quale nessuno vuol staccare la spina per dargli una degna fine. E i primi che fanno le spese di questo assurdo “accanimento terapeutico” sono i greci: disperati, affamati, ormai sull’orlo della povertà terzomondista. La Grecia non riesce più a onorare i debiti contratti con l’Europa per il suo risanamento, e la prospettiva futura è l’intervento dell’ONU per evitare il peggio: una guerra civile oppure una dittatura.

Proprio per questo motivo, da più parti (in ultimo, persino il consigliere economico di Angela Merkel) viene suggerita l’immediata uscita della Grecia dall’euro, con la reintroduzione della drakma, svalutata del 20/30%. Ciò permetterebbe all’economia greca di riprendersi e di salvare il salvabile. Perché ormai l’isteria collettiva sta prendendo il sopravvento e la gente inizia ad attaccare i supermercati perché affamata. Addirittura 150 agricoltori, produttori di agrumi, si sono rifiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dalla UE. Hanno preso la frutta e hanno iniziato a regalarla ai cittadini. E così pure i produttori di yogurt.

La rete è testimone di questo dramma silenzioso. Purtroppo non così i media nazionali, evidentemente poco attratti dal dramma greco, preferendogli il tristo teatrino politico di casa nostra…

Link Sponsorizzati

Fonte: Imolaoggi


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :