
LA CITTA’ DI TREMESH IN SIRIA BOMBARDATA
Immagine dal sito France Diplomatiehttp://www.diplomatie.gouv.fr/en/
Il quotidiano Avvenire pubblica oggi due articoli che ci riportano alla guerra civile siriana dove l'occidente, come negli altri casi della Primavera Araba crede di giocare un ruolo decisivo. Pensiamo che la testimonianza dalla Siria lacerata dal conflitto delle Sorelle Trappiste ci dicano qualcosa di diverso dai resoconti che, con parsimonia, la stampa e la televisione ci propinano limitandosi spesso ai dati numerici o alla geografia delle aree occupate dalle varie fazioni.
L'esito delle rivoluzioni della Primavera Araba ci suggeriscono di non sottovalutare quanto l'articolo citato ci dice, così come da non sottovalutare il contributo di Federica Zoia a proposito degli schieramenti che si vanno formando in Siria che non hanno certamente come fine la costruzione di una società libera, democratica e laica. Riportiamo sotto due brani significativi rimandando al sito del giornale la lettura completa degli articoli.
Crudele ipocrisia delle sanzioni: la guerra che voi state facendo
"Siete convinti che bisogna pur pagare un prezzo per ottenere libertà e democrazia? Allora digiunate, voi, nelle piazze europee, a favore della Siria. E lasciate che qui ognuno scelga se e come dare la vita per ciò in cui crede. Costringere un popolo alla fame, alla rabbia, alla disperazione, perché si ribelli, è forse metterlo in grado di esercitare una scelta democratica? Che razza di idea di democrazia e di libertà è mai questa? Il lavoro è una grande forza per un popolo, dà dignità, crea prospettive, educa alla libertà vera. Uccidere il lavoro è un altro modo di uccidere vite. Le sanzioni internazionali sono uno strumento iniquo, perché ipocrita : lascia l’illusione di non sporcarsi le mani con il sangue altrui."Le Sorelle Trappiste in Siria
La «Legione straniera» tiene in scacco Assad
Federica Zoja"Tutti in Siria. A mettere insieme segnalazioni dei servizi segreti, indiscrezioni della stampa internazionale e ora anche episodi verificati e confermati da fonti attendibili, parrebbe che nel Paese mediorientale squassato da 23 mesi di conflitto civile stiano arrivando proprio tutti: se in principio la guerra è stata combattuta da forze governative fedeli al presidente Bashar al-Assad contrapposte a un esercito misto di disertori e civili, insorti per rovesciare il regime di Damasco, ora, invece, gli schieramenti assomigliano a due legioni straniere."







