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La guerra lampo degli italiani in Costa Azzurra

Creato il 14 giugno 2010 da Dragor

Vieux-menton     Una bella giornata di giugno di 70 anni fa gli sbalorditi abitanti della Côte d’Azur hanno visto entrare nella loro regione una strana comitiva di turisti. Invece di mostrare i passaporti alla frontiera, questi turisti pretendevano di passare senza documenti. Invece di calzoni corti e cappelli di paglia, portavano elmetti e fucili. E invece di pagarsi l’hôtel come tutti, volevano alloggiare gratis. Questa è la storia di come in soli 4 giorni, dal 20 al 24 giugno 1940,  le valorose truppe italiane hanno preso la città francese di Menton.

  

   Non c’era bisogno di andare tanto lontano, la città si trovava subito dopo la frontiera. Già, ma prima bisognava prendere la frontiera. Niente paura, ci hanno pensato le divisioni del Duce. Ecco qui la frontiera subito dopo la cattura.

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     La frontiera catturata dagli italiani

 

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   Poi anche la tabaccheria è dovuta capitolare davanti all’irresistibile avanzata delle truppe fasciste.

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La tabaccheria fotografata

subito dopo la capitolazione

 

 

 

 

 

 

 

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Incredibile, espugnata anche l’edicola!

 

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   L' edicola durante l'assalto finale

 

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C’è stato qualche problema a Fontana Rosa, la sontuosa villa voluta dal grande scrittore spagnolo Blasco Ibañez in stile andaluso e arabo-persiano.

 

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   L'entrata del giardino di Fontana Rosa. Notate gli azulejos in stile sivigliano

 

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Il guardiano, un certo Jean Donadoni, si è rifiutato di lasciar passare l’armata fascista, protestando che i soldati gli avrebbero calpestato le aiuole.

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   La casa del guardiano come si  presenta oggi

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   Ma dopo 2 giorni di assedio, il buon Jean si è dovuto arrendere perché aveva finito le cartucce della doppietta. Riconoscendo il suo valore, le truppe del Duce gli hanno reso l’onore delle armi. Finalmente Menton era italiana!

  

   Nel frattempo Hitler prendeva Parigi, ma questa è un’altra storia.

  

    Dragor 


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