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La guida che mancava: Come essere un perfetto scrittore PERDENTE!

Da Marcofre

tetto casa sassello

E basta!
Avete rotto le scatole al mondo intero. Devi essere vincente. Devi avere la mentalità vincente. Ma perché? Ma percome? E soprattutto: perché non posso scrivere percosa tutto attaccato, senza che il correttore automatico me lo sottolinei con degli antiestetici puntini rossi? Sarà morbillo?

Essere perdenti, ma in maniera scientifica!

Dammi retta. Sii perdente! Ma in modo scientifico, mi raccomando. Perché la scienza non sbaglia, la scienza è buona e non sbaglia mai e ci libererà da tutte le brutte superstizioni e sciocchezze che abbiamo ereditato.
Ma come si fa a essere uno scrittore perdente, e in maniera scientifica?
Sei nel posto giusto. Adesso ti spiego.
Per prima cosa non devi avere nessuna curiosità, o interesse, per il tuo target. O pubblico, però è meglio dire target perché fai una bella impressione. Quindi puoi dirlo, ma te ne devi infischiare.
Non solo.
Non devi nemmeno avere la minima curiosità al riguardo. Zero totale.

Target? Target? Prrrrrrrrr!!!!!!!

Ecco. Così. Una grande pernacchia. Tutto qui? Ma no.
Se vuoi essere un perdente assoluto, ma davvero perdente, scrivi racconti. Come faccio io.
Come saprai, e se non lo sai te lo dico adesso, io sto realizzando la Trilogia delle Erbacce. Tre raccolte di racconti (perché una, mi pareva poco; due: be’, non c’è due senza tre!), che hanno come protagonisti dei perdenti. Tutta gente che perde il lavoro, finisce in ospedale, mariti che scappano, padri scapestrati che si dimenticano del compleanno del figlio, madri che sbraitano, eccetera.
Esatto: argomenti che alle persone non piacciono. Perché le persone vogliono sognare. E volare: e allora se vuoi volare, non era meglio nascere gabbiano, anziché infestare Facebook di ridicole condivisioni?
Infine: sii sgarbato.

Vuole appoggiare questa nobile causa?”

“L’unica nobile causa che appoggio è la mia.

Bam! Bam! Bam!
Allora sì che sei uno scrittore perdente! Le facce si rattristano, le bocche si piegano verso il basso, e un civile (perché nel XXI secolo c’è tanta di quella civiltà che si affoga), e fermo, sentimento di disgusto e compassione prende posto nei cuori di tante belle persone.
E poi?

Niente trucchi da quattro soldi


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