Fra gli sponsor Finmeccanica, nota azienda parastatale, ben amministrata, etica ed esente da tangenti globali. Fra i partecipanti il ministro della cooperazione Riccardi che senza soldi ha potuto solo (a parte le solite promesse e proclami) raccontare come la sua Comunità di S.Egidio sia stata brava e con lei il suo ministro, a procurarsi (Banca Intesa e ACRI) ben 25, 5 milioni per il suo Project Malawi; creando un po’ d’invidia nella platea che tutti questi soldi li vedono in un anno dopo aver dato via l’anima a politici e portaborse del MAE e dell’UE. Il presidente del Burkina Faso, Campaorè (un po’ compromesso come venditore di diamanti per procacciarsi le armi e accusato d’aver ucciso l’oppositore Thomas Sankara). Insomma tanta bella gente, poco interessante per i non addetti ai lavori e, ancora meno, per i lontani (nei pensieri dei partecipanti) beneficiari. Addirittura qualcuno ha cercato di taroccare un sondaggio di Bandi ONG sull’utilità dello spettacolo (ovviamente in senso positivo) che è stato, addirittura sospeso. Grande coraggio e sprezzo della noia ha dimostrato Gianfranco che l’ha seguito e ci racconta come è andata.
Forum di retorica e complimenti quello dei politici. Riccardi dice che nel mondo “ C’è domanda d’Italia”, che quella dei cooperanti è l’Italia migliore, “L’Italia che non ha paura del mondo”, il settore dove le donne superano gli uomini … Monti elogia il “soft power “ dell’ Italia “che passa per la persuasione e nel suscitare fiducia e simpatia” che è propria della Cooperazione Italiana. Poi tocca al presidente del Burkina Faso, (personaggio discutibile, accolto anche da qualche fischio), ringraziare l’Italia di Riccardi e Monti. Piebalgs (Commissario EU per lo Sviluppo) rilancia l’importanza dello sviluppo degli investimenti in Africa e soprattutto investimenti sull’Energia. In concreto si dice poco su come rilanciare la cooperazione in Italia, non si capisce se ci saranno più risorse, se ci sarà una nuova legge (Intanto Pisapia mette le mani avanti e dice di essere pronto ad accogliere a Milano l’agenzia sulla Cooperazione Internazionale).
Unica cosa ribadita da Riccardi, che dice di voler essere chiaro con noi, che di certo non si rispetterà l’impegno dello 0,7 % del PIL entro il 2015 (meno male che c’è l’ha detto!!), ma cercheranno (assicurano anche Terzi e Grilli) di aumentare la disponibilità anche con la prossima legge di stabilità. Comunque si rispetterà l’impegno del Fondo Globale sull’Aids, malaria e tubercolosi. Ad un certo punto il Ministro Terzi dichiara “abbiamo aumentato l’aiuto allo sviluppo del 19 % del Pil rispetto al governo precedente … la ragazza accanto a me si scandalizza e fa: 19 PER CENTO DEL PIL???? Ma se l’obiettivo è raggiungere lo 0,7…cerca in me complicità, ma io da grande mediatore che sono cerco di far uscire il ministro dall’imbarazzo da quanto appena affermato e dico..ehm..credo intendesse che loro hanno aumentato l’APS del 19 % rispetto al governo precedente … che poi non so neanche se è vero ..boh.
Persino Scaroni (Eni) si autocomplimenta per la sensibilità della sua AZIENDA PETROLIFERA verso la cooperazione e dell’importanza della loro presenza in Africa per dare energia al continente!?, dicendo in un passaggio “abbiamo il diritto di sfruttare”, ma non ho capito bene cosa volesse dire o sfruttare … Tocca poi alla Cucciari prendere in giro i politici e ironizzare sulla cooperazione (ma da lei ne vale la pena). Propone anche di cambiare lo slogan del forum da”Muovi l’Italia cambia il mondo” in “Muovete il culo. Dateci una mano”!! Applausi anche per Rossella Urru, invitata sul palco dalla Geppy, che ci parla della sua idea di cooperazione come modo di vivere intesa come “Il non voltarsi dall’altra parte ma tutelare i diritti in prima persona. Ci spiega che la cooperazione serve. “Rassegnarsi all’impotenza o voltarsi dall’altra parte, non solo è nocivo o poco costruttivo ma credo che non sia banalmente più possibile come soluzione. L’isolamento è un’illusione. Rinchiudersi dove? Evitare l’azione, a partire da quando? Ignorare chi? Dalla frontiera in poi? Dal mare in giù? Si tratterebbe di decidere chi è uomo e chi non lo è? Si tratta piuttosto di decidere se noi stessi siamo uomini o no, ne va dell’umanità nostra e di tutti”.
Qui applaudo pure io!!! Si conclude la mattinata di lunedì con Marguerite Barankitse che ci racconta l’esperienza della Maisom Shalom. La plenaria del martedì si rivela più pallosa della prima, ma d’altronde c’era da aspettarselo, moderava Ferruccio De Bortoli. Parla Bonanni, che non mi sembra molto a proprio agio, cmq parla dell’impegno dei sindacati nella Cooperazione e dà anche lui un po’ di numeri e bla bla bla … cmq per non farla lunga sottolineo in particolare l’intervento della Bonino (peraltro simpaticissima) che si concentra su 3 punti: L’Italia deve essere più protagonista nelle linee di cooperazione allo sviluppo fatta a Brusselles; Necessità di adeguarsi al mondo che è cambiato; Per dirla con Sen “Libertà è sviluppo”: la legge come strumento di promozione allo sviluppo, di libertà e autonomia, settore ancora poco esplorato. I successi devono essere normati, devono diventare legge, altrimenti dopo anni di successi si ritorna punto a capo. Per le conclusioni (con Grilli e Riccardi) non c’è bisogno che vi dica nulla: S’impegneranno!!!
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