Fa lo smemorato Umberto Bossi a Collegno, ma non incarna né Bruneri né Cannella, semplicemente Totò. La Lega si sta sfaldando sotto i colpi della Storia che ne ha dimostrato la pochezza strutturale, la nullità ideologica, il pressappochismo politico insomma, un ectoplasma. Il miracolo è finito per l’allievo della Scuola Radio Elettra Umberto Bossi, per Roberto Castelli l’insonne di Lecco, per Roberto Calderoli la Cita bergamasca, per Roberto Maroni il tastierista di Varese e per gli ammennicoli vari che rispondono al nome di Mario Borghezio, fondatore del KKK Sezione Padania, di Francesco Speroni, il cavaliere della Porsche, di Erminio Boso l’ultranazionalista padano alla Le Pen, dell’ultrà e basta Matteo Salvini e dei tre enfant prodige che rispondono al nome di Roberto Cota, Luca Zaia e Flavio Tosi. Il movimento, insomma, si è ridotto a una fermata fissa al capolinea di un’Italia che non li sopporta più e che sta cercando di capire il motivo per il quale un manipolo di imbelli è riuscito a tenere sotto scacco un’intera nazione per 15 lunghissimi anni. E a Collegno, Bossi ha rispolverato il suo già scarso armamentario ideologico, come se non fossero 25 anni che lui viaggia ininterrottamente fra Bergamo e Roma, come se non avesse fatto parte anche lui dell’apparato romano centrico, come se il governare fosse stato un optional e non un magna magna colossale del quale ha approfittato spudoratamente per anni: “La Padania si farà a tutti i costi – ha tuonato il Senatur dal palco di Collegno – siamo stanchi del vecchio centralismo romano. Se non ce ne liberiamo, siamo destinati a finire male”. Che le venga un bene, Senatur! Ha approfittato del centralismo romano per costruire il suo impero di carta, per investire in Tanzania soldi degli italiani, per sfamare una frotta di incapaci chiamata “cerchio magico”, per aprire ministeri fantasma al Nord, per farci ridere dietro da tutta Europa con la politica dei respingimenti in mare, per le profezie sinistre sull’invasione dell’Italia dei libici in guerra e ora ripudia il centralismo romano facendo capire che lei è una volpe sì, ma quella della favola di Esopo. “Berlusconi mi fa pena – è stato il leit motiv del suo discorso – va a votare il contrario di quello che faceva. Per questo non è possibile fare un accordo per le amministrative”. E poi sul governo del Professore: “Monti è un dramma, risponde solo alle richieste dell’Europa e delle banche. È il rappresentante in Italia di quella banca americana che ha innescato la crisi mondiale”. Che le parole di Bossi siano vere è un dato di fatto, quello che però stona, è che escano da una bocca che, da Patelli (ricordate la maxitangente Enimont?) a Boni non si può dire puzzi ancora di latte. A Collegno, Bossi ha cercato in tutti i modi di riappropriarsi di un partito che non esiste più, destinato a parcellizzarsi in mille listarelle locali, ad avere uno, nessuno e centomila leader e al quale in molti hanno già iniziato a voltare le spalle. È il caso di Flavio Tosi sindaco di Verona, il quale ha fatto capire senza mezzi termini che alle prossime amministrative intende presentarsi con una lista civica. “Se lo facesse – ha ringhiato il mandante del prossimo omicidio Monti – sarebbe espulso dalla Lega”. Insomma, vicino al Senatur è rimasto solo il fido Trota. Incapace di intendere, di volere e di far di conto, il figlio sui generis di Umberto Bossi è l’unico che ancora lo sorregga (letteralmente) per impedirgli di cadere a terra e di essere sommerso da una nuvola di polvere. Ma tanto accadrà visto che si parla di branchie e non di polmoni.
Magazine Politica Italia
Potrebbero interessarti anche :
-
Albania. Arrestato terrorista ricercato in Italia per legami con Califfato
-
Israele crea uno special team per attaccare l’Iran (che non si sa mai)
-
Milano: presentato “Queboutique”, il nuovo modo di fare acquisti online tra...
-
I biglietti vincenti della lotteria della “Festa della Solidarietà” 2015 a S....
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Roma/ Anagnina, l’Esercito nell’Operazione “Strade Sicure”. I Bersaglieri di...
Roma, 29 giugno 2015 – L’Esercito intensifica il proprio contributo alla sicurezza nella Capitale e continua senza sosta l’attività di supporto alle forze di... Leggere il seguito
Da Antonio Conte
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
Mostra L’UOMO NOMADE peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie Cosenza – Palazzo ArnoneMercoledì 1 luglio 2015 – ore 11. Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
ROMA e SUTRI: PRIMA NAZIONALE KIRON CAFE’ | TEATRI DI PIETRA LAZIO XVI EDIZIONE
KIRON cafè TEATRI DI PIETRA LAZIOXVI EDIZIONE PRIMA NAZIONALE SABATO 4 LUGLIO 2015ANFITEATRO DI SUTRI (Viterbo) DOMENICA 5 LUGLIO 2015AREA ARCHEOLOGICA, PARCO D... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Varese: la Lega Nord espelle Marco Reguzzoni, ex capogruppo alla Camera
E’ stato espulso dalla Lega Nord l’ex capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni, che di recente aveva dato vita all’associazione “Repubblicani” col fine di... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Le province con più opportunità di lavoro? Ecco i dati nell’infografica
(Un articolo di Massimo Brugnone) – Più 83mila posti di lavoro: 61mila grazie al turismo. Abbandonato il contratto a progetto (-4.290). È Rimini la provincia ch... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
La stirpe dei Maroniti/2
Pubblichiamo la seconda parte dell'inchiesta de l'Espresso sul "maronismo" LA GRANDE NEMESI SUDISTA - Bobo, il capo dei barbari sognanti contro la... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ
Dossier Paperblog
- Personalità politiche italiane
- Personalità politiche italiane
- Piatti
- Personalità politiche italiane
- Mete
- Bevande Analcooliche
- Mete
- Personalità politiche italiane
- Mete
- Personalità politiche italiane
- Personalità politiche italiane
- Personalità politiche italiane
- Personalità politiche italiane
- Personalità politiche italiane