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La legge è uguale per tutti. Tranne che per uno!

Creato il 12 agosto 2011 da Danemblog @danemblog
Personalmente, dovessi scegliere un nome per un'associazione politica giovanile, non mi passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello, di chiamarla Giovane Italia.
Insomma, su via! Ma come ti viene in mente, di chiamarla come quella che Giuseppe Mazzini fondò nel luglio del 1831 a Marsiglia. Siamo seri...poi, per di più - e qui non c'è limite all'ego e alla presunzione - l'associazione è costituita da giovani piddiellini. Si! Quelli che hanno Berlusconi come faro politico, hanno chiamato il loro club - esclusivo, of course! - come quello che chiedeva di trasformare l'Italia in una repubblica democratica unitaria - il loro capo, invece è alleato con quello che la vogliono ridividere...- secondo i principi di libertà (!?), indipendenza (!?) e unità (!? l'importante è che non sia il giornale)Sentire associare il simbolo del Risorgimento, con quelli là, potrebbe far rabbrividire; ma siamo democratici. Fate quello che volete, se non vi sentite ridicoli e la vostra coscienza è apposto...Detto ciò, questi qua, i piddiellini della Giovane Italia, hanno scritto un tuonante manifesto, con il quale intendono segnare il passo e mettere i paletti per un PdL del futuro. Uno dei personaggi di spicco della congrega, la giovane presidente del Consiglio Comunale di La Spezia, Maria Grazia Frijia, pochi giorni fa, in un'intervista a Il Giornale - e dove sennò!? - ha dichiarato:
"Siamo stufi di sentirci dire che noi del Pdl non siamo gente per beneÈ da qui che nasce la voglia di mettere nero su bianco delle regole da stabilire all’interno del partito per regolamentare la posizione di chi si trova alle prese con problemi giudiziari. Una forte volontà di cambiare, di segnare un cambio di rotta importante anche nel nostro partito che ha l’evidente necessità di recuperare credibilità soprattutto agli occhi dei nostri elettori che ci chiedono un segnale energico"
 E che cosa vorrebbero questi baldanzosi? Più o meno, a chiacchiere, quello che vorrebbe - anzi sta gridando da anni - ogni cittadino dotato di buon senso, salvo poi, essere fatto passare per eversivo comunista, ribelle e in fin dei conti, merdaccia.
Chiedono "sospensione da incarichi di partito per chi è stato oggetto di condanne penali anche solo in primo grado” -  e per alcuni particolari tipi di reato - “di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale, di corruzione e concussione, ed in genere reati di particolare gravità". E ancora  la disposizione a rinunciare ad incarichi istituzionali elettivi, anche qualora vi siano solo coinvolgimenti in inchieste giudiziarie per i particolari reati sopracitati". Sembrano tipi tosti, potrebbe quasi passare per giustizialisti, se poi ci metti che vorrebbero la sospensione dal partito " fino a richiesta di archiviazione, estinzione o definizione del giudizio di primo grado con assoluzione dell’imputato " e che "non - si devono - candidare nelle liste del partito ed in ogni tipo di istituzione " persone con queste, chiamiamole così, problematiche. Si! Allora sono proprio tipi tosti; risoluti, seri, sanno quello che vogliono. 

La legge è uguale per tutti. Tranne che per uno!

La bandiera dell Giovane Italia
di Mazzini

A queste parole, poi, si aggiunge un corollario pratico: un specie di manuale, perché, lì al PdL si fanno le cose per bene. Non sia mai, che qualcuno si appelli al "vizio di forma" e la faccia franca: d'altronde con certi elementi è meglio essere chiari da subito. E allora ecco che in fondo al manifesto, vengono sciorinate una serie di cariche a cui si sarebbe costretti - perché ci vuol la legge, anche se del partito, per toglierli di mezzo, mica basta una certa dignità morale, una coscienza!! - a rinunciare se si "cadesse" nelle sopracitate colpe.
La serie è lunga, come giusto che sia, e prende diversi livelli amministrativi, dai "presidenti e vice presidenti di commissioni parlamentari, regionali, provinciali e comunali”, fino ai “presidenti e vice presidenti di consiglio regionale, provinciale e comunale". 
Ne manca solo uno di ruolo all'appello. Quello ricoperto dal Grande Capo: il Presidente del Consiglio. Per lui la legge non è proprio proprio uguale...è ad personam anche all'interno del partito.
Ah! Parte male questa Giovane Italia; un po' come quelli di Mazzini con il fallimentare moto in Savoia del 1833...poi chissà vedremo...

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