Passione. Tenacia. Lotta. Fatica. Testardaggine. Amore. Perché senza questo non si va avanti, certe cose diventano irrealizzabili, certi ostacoli insuperabili, certi traguardi irraggiungibili. Ma quando la passione per ciò che si fa, l'amore per il proprio borgo, una sana dose di coraggio animano le proprie azioni, i risultati non possono che ripagare ogni fatica.E di fatiche ne ha dovute sopportare tante, Ruggero Pavesi. L'ho visto in prima persona lottare contro i mulini a vento per portare avanti ciò in cui credeva. Infine è riuscito. Contro opposizioni, problemi economici, burocrazia, e tutti gli impedimenti contro cui un organizzatore di eventi va sempre a inciampare e anche di più, ha portato a termine con successo la decima edizione della Festa della Madonna dei Servi di Melegnano.Non una rievocazione storica in senso stretto, nonostante la partecipazione della Compagnia di Ventura Ignis Lunae e degli sbandieratori e musici Alfieri dell'Astesana potrebbe far pensare. Non una fiera artigianale di quartiere, anche se costellata di bancarelle di ogni genere e stand delle associazioni locali. La Festa della Madonna dei Servi, il cui momento centrale si svolge sul sagrato dell'omonima chiesa, è la riproposizione di una leggenda ideata appositamente da un personaggio illustre del rione, Don Cesare Amelli. Una storia che viene ancora oggi riproposta con un entusiasmo tale che fa venire il rimpianto di non aver conosciuto quest'uomo così tanto amato. Ma oggi c'è l'associazione Rivivere il Borgo. Oggi c'è Ruggero, con la sua passione, il suo entusiasmo, la sua tenacia. Lasciate per un momento da parte il ricco corteo in costume che ha percorso le vie del rione melegnanese; non guardate l'abilità degli sbandieratori e musici; non soffermatevi sui duelli della compagnia di rievocazione medievale. Vi invito a guardare Ruggero. Un uomo talvolta isolato nella sua battaglia per realizzare qualcosa di bello e di utile per il quartiere. Un uomo che ha come obiettivi di organizzatore l'ospitalità, la sicurezza, il divertimento del pubblico e degli attivi partecipanti alla festa. Un uomo che sfida opposizioni e menefreghismi, e che vince. Io non sono melegnanese, ho conosciuto la festa soltanto per caso, invitata da un amico alla scorsa edizione. In quell'occasione ho conosciuto anche Ruggero, e per me è stato un onore venire qui su suo invito a dare un piccolissimo contributo alla Festa della Madonna dei Servi di Melegnano. Grazie, Ruggero! Grazie per la tua passione e il tuo lavoro, svolto con vero amore. Inchino et reverentia.
Una bella intervista a Ruggero Pavesi
Una bella intervista a Ruggero Pavesi