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La lettera di Aldo d'Agostino

Creato il 21 aprile 2012 da Alessandrobaldini
Distintisima Segreteria Consiglio dei Ministri, In qualità di cittadino italiano mi permetto presentare alla vostra  cortese attenzione la mia personale situazione di gravissima difficoltà, immagino simile se non uguale a quella di tanti altri uomini e donne nella mia stessa situazione. Sono nato a Palermo da cui sono andato via negli anni '60, da 43 anni vivo e lavoro a Milano, dapprima come impiegato in alcune case editrici poi in proprio con uno studio di pubblicità a servizio completo per aziende multinazionali. Ho sempre lavorato e cresciuto una figlia (da solo) ed ora sono nonno di due splendide bimbe a cui non ho potuto regalare nemmeno un uovo di pasqua  Dal 2008 sono stato costretto a chiudere il mio studio per mancanza di lavoro e da allora mi accontento di lavoretti occasionali ma al contempo ho dovuto  chiedere aiuto economico a parenti e amici, da marzo di quest'anno sono in età pensionabile, ma appunto per questo nessuno mi offre più un lavoro. Io non so se avrò la pensione e sopratutto quando e di che entità, ma so che non ho le risorse economiche nemmeno per mangiare, pagare le bollette, l'affitto etc. etc. Il Presidente Berlusconi prima e il Prof. Monti dopo hanno continuato a ribadire che 'nessuno sarà lasciato solo' ma io non so più a che santo rivolgermi, e nessuna pubblica Istituzione mi ha aiutato, ho messo diversi annunci ma mi offrono soltanto lavori in cui non si guadagna nulla e in compenso mi hanno trattato peggio di un appestato umiliando la mia dignità di Uomo e di cittadino di un paese 'civile'. Io non chiedo elemosina ma solo un sostegno morale e un onesto e dignitoso lavoro, e che qualcuno mi indichi una via da intraprendere per continuare a vivere da uomo libero senza essere costretto a chiedere l'elemosina di un pasto. Questo tipo di situazioni sono viste dall'alto e non percepite nella loro drammaticità da parte di chi occupa un importante incarico pubblico o privato e non ha il problema di dover letteralmente mettere insieme il pranzo con la cena. Non mi aspetto nulla dalle Istituzioni, tantomeno una risposta, so di essere un miscroscopico problema in mezzo al mare di disperazione che ormai attanaglia tutti senza lo spiraglio  di luce che normalmente si intravede alla fine del tunnel, ma so anche che domani devo mangiare e se non pago le bollette di luce e gas mi lasceranno al buio e senza poter cucinare nemmeno un piatto di spaghetti. Ringrazio fin d'ora quanti vorranno, comprendendo la difficile e tragica situazione, darmi un consiglio, un suggerimento o una informazione per risolvere questa situazione di degrado morale e intellettuale e che mi tiene sveglio la notte e che mi umilia profondamente. Cordialmente Aldo D'Agostino via Tarabella, 4 - 20132 Milano
tel. +39 02 23 16 30 71 
cell. +39 347 3690873 - skype: aldodag


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