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La libreria MASCALI (”Casa del libro”) di Siracusa ci racconta la sua storia

Creato il 19 giugno 2014 da Letteratitudine

marilia-di-giovanniNel nuovo appuntamento “Voce di libraio” accogliamo l’intervento di Marilia Di Giovanni (ritratta nella foto accanto), libraia della storica libreria Mascali - “La casa del libro” di Siracusa, con sede in via della Maestranza, 20 (Ortigia - Sr).
(Massimo Maugeri)

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La Voce della libreria MASCALI (”Casa del libro”) di Siracusa

di Marilia Di Giovanni

La libreria storica di Siracusa apre nel 1930 come sede siracusana della libreria SEI di Catania ad opera dei fratelli Matteo. La Sei inviava dal porto di Siracusa le pubblicazioni di stato alle colonie italiane in Africa. Il loro dipendente, Rosario Mascali, mio nonno, quando loro chiusero a Catania, rimase e aprì la Casa del Libro Rosario Mascali appena dopo la fine della guerra. La libreria divenne il luogo di incontro degli intellettuali dell’epoca.
Ancora oggi molta gente passa a raccontarmi piccoli episodi della propria vita legati a questo luogo, grata che questa libreria sia ancora aperta. Questa è la sfida che ho raccolto, come libraia indipendente di una piccola città di provincia a Sud-Est della Sicilia: mantenere un luogo che sia di incontro e discussione sui libri, rivolto ai grandi ma anche ai più piccoli, per invitarli a scoprire i viaggi e le avventure che si dischiudono aprendo un libro.

La libreria MASCALI (”Casa del libro”) di Siracusa ci racconta la sua storia
Per questo da quando ho rilevato la libreria, dicembre scorso, ho subito attivato laboratori di gioco e lettura per i bimbi, anche per le mamme con bimbi 0-2 anni (secondo quanto prescrive il progetto “nati per leggere”), un circolo di lettura che da gennaio si riunisce con cadenza settimanale, una presentazione con gli/le autori/autrici locali e nazionali ogni settimana, e poi apro lo spazio per gruppi che non hanno un luogo dove incontrarsi e discutere (come il gruppo sull’alimentazione vegana, il gruppo anarchico locale, un gruppo di donne che intende fare letture sulla dea madre).
Ed infine vorrei rimanesse in questa splendida isola Ortigia un luogo per come lo aveva ideato mio nonno Rosario, noto come “u zu Saro”, che regalava i libri scolastici ai giovani di famiglie indigenti e che aveva amici/clienti come questo di un racconto che mi ha fatto un anziano signore: “C’era un tipo che veniva in libreria da tuo nonno da mesi e ogni mattina prendeva lo stesso libro e si sedeva in un angolo a leggerlo. Un bel giorno arrivò un altro signore che desiderava comperare questo libro e tuo nonno gli disse ‘mi spiace non posso venderglielo’, l’altro un pò risentito domandò ‘perchè mai?’, e lui rispose ‘ lo vede quel signore seduto lì, non ha ancora finito di leggerlo’…


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