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La Liguria e Matteoli,contestazioni

Creato il 28 ottobre 2011 da Alessandrobaldini
Nella città di Aulla, dove la forza dell'acqua ha più di tutto lasciato la sua impronta, la rabbia cova nei cuori delle persone, umanamente e con il senno di poi le persone si interrogano.
La domanda contenuta nei loro cuori è il perchè di una fiume di acqua del genere, come è possibile che in poche ore questo torrente in piena abbia raggiunto punti nei quali era alto anche due metri.
Aulla in assoluto, è il comune che più di tutti ha subito la forza impetuosa di questa acqua, senza di fatto poter fare nulla per porre un freno a questa situazione.
La Liguria del giorno dopo piange i suoi morti, che in ogni minuto nelle cronache dei telegiornali aumentano di numero, ma si interroga con il senno del giorno dopo su questa tragedia.
Sostanzialmente la forza dell'acqua, il potere distruttivo manifestato, hanno dimostrato la inadeguatezza non solo nel modo di costruire vicino a corsi di acqua, ma anche di un piano di interventi assenti.
Un piano di interventi preventivo, che potesse un minimo mettere in sicurezza zone della Liguria, a forte rischio idrogeologico, un piano che potesse tamponare un minimo questa tragedia.
I 65 milioni di euro stanziati e promessi dal ministro Matteoli, per la situazione della Liguria in generale, certo non possono placare gli animi di quelle persone che in questa tragedia hanno perso tutto.
Per quelli che hanno perso tutto, ci sono sostanzialmente due emozioni che prendono il sopravvento, in principio un profondo senso di scoraggimento , guardando a tutto quello che hanno perso.
Ma poi riflettere ragionando sulla forza dell'acqua, sul fatto che fiumi non di particolare rilevanza, hanno in poche ore raggiunto dimensioni e volumi incredibili, fa nascere una grande rabbia.
Aulla è il simbolo e il centro di quella rabbia, una rabbia che monta e che sale negli animi di quei cittadini che si interrogano sulla azione dei sindaci locali, sul perchè nulla è stato fatto prima.
Matteoli dichiara che il governo ha stanziato 65 milioni di euro, ma questa dichiarazione non può certo bastare e placare gli animi, di quelli che non hanno più nulla e che si interrogano sul domani.
Bisogna stanziare non solo soldi, ma programmare un piano di interventi che conto di come risollevare una zona che economicamente è in ginocchio, un piano che preveda una speranza di rinascita.
I cittadini di Aulla chiedono risposte in tempi brevi e una speranza della quale hanno bisogno, altrimenti rabbia, rancore e sfiducia, saranno gli unici sentimenti che albergheranno nei loro animi.
Buona serata e buona navigazione
Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini

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