Dopo la “primavera araba” è stato possibile e opportuno convocare in un paese del Nord Africa il World Social Forum 2013, dal 26 al 30 marzo. E’ la prima volta dall’esordio del Forum nel 2001 a Porto Alegre. Il paese ospitante è la Tunisia.
Nel discorso d’apertura il coordinatore Abdel-Rahman Al-Hazeely ha dichiarato:
“Siamo qui affinché la gente resti unita contro le politiche neoliberali.“La decennale lotta sociale e politica del WSF capita nel bel mezzo delle trattative della Tunisia stessa e dell’ Egitto con il Fondo Monetario Internazionale. Le loro economie devastate necessitano di prestiti ingenti ,per i quali il FMI pone le abituali misure capestro. La richiesta del Fondo è “ineludibile”: misure economiche per il pareggio del bilancio, decisioni che incidono sulla vita della popolazione colpendo i ceti più poveri.
A questa politica il WSF si è sempre opposto e, poiché i governi nati dopo le rivoluzioni persistono nell’ assecondarle, questo Forum riflette la delusione e lo scontento che si diffonde nel mondo arabo.***
Le lista si allunga:
Due ragazzi somali appena ventenni morti per ipotermia nel Canale di Sicilia, disperata fuga per cercare protezione in Europa
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) 30 marzo 2013
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Un millier de jeunes #Tunisie|ns ont disparu aux frontières de l’#Europe /1000 tunisini dispersi frontiere #UEalgerieinfos-saoudi.com/article-un-mil…
— mcc43 (@mcc43_) 01 aprile 2013
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foto Twitter, via Claudio Riccio @claudioriccio
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Sito ufficiale fsm2013.org