Con l'ideologia del tempo-denaro e della crescita economica senza limiti, prendono piede le arbitrarietà più drammatiche della nostra storia. Smantellamento dei sistemi vernacolari, sacchegggio, inquinamento,sfruttamento delle risorse, carenze di beni necessari artificialmente indotte...
Oggi assistiamo a una sorta di apoteosi di una logica senz'anima e dunque senza avvenire.Sul bilancio che si può fare di questa avventura, i pareri sono divisi. E' innegabile che il progresso essenzialmente tecnico abbia generato innovazioni straordinarie a beneficio di una minoranza dell'umanità, ma, in mancanza di un'etica e di un 'intelligenza generosa grazie alle quali avrebbe potuto contribuire all'avvento di una società mondiale serena e accogliente, ha favorito invece il caos, fornendo alle nostre pulsioni distruttive mezzi di un'efficacia senza precedenti e portando alla frammentazione di una realtà per nulla unitaria.
La globalizzazione, in quanto sistema antagonista,competitivo e micidiale, è l'ultima mutazione di una storia che, a quanto pare, sta essa stessa arrivando alla propria fase finale. Per convincersene non è necessario ricordare tutte le disfunzioni e i danni imputabili al modello dominante, fra i tanti quello in campo biologico e climatico, che prendono così le sembianze di un ultimatum rivolto alla nostra coscienza.(pag.63-64)
Il saggio di Pierre Rabhi "Manifesto per la terra e per l'uomo" è pubblicato da "add editore"- Torino
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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