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"La lunga notte", Linda Castillo

Creato il 21 settembre 2012 da Frencina


Titolo: La lunga notte
Autore: Linda Castillo
Ediotre: Time Crime
Pagine: 411
Prezzo: 7,70
Sinossi:  Ecco a voi i Plank, una delle famiglie della comunità Amish di Painters Mill, Ohio. Ecco a voi madre, padre, cinque figli: la loro vita è una litania di giorni tutti uguali, il lavoro nei campi, i riti che ne sostanziano la fede, le tradizioni della confraternita cui appartengono da sempre. Poi, nel corso di una notte, il loro piccolo paradiso va in frantumi. Qualcuno penetra all'interno della fattoria ed è un massacro, uccisi i genitori, lungamente torturate e uccise le ragazze, Mary e Annie, uccisi i bambini. Solo il buio chiude il sipario sui passi silenziosi dell'assassino: alle sue spalle, un lago di sangue. Kate Burkholder, capo della polizia della contea, viene chiamata a dirigere le indagini. Ma non ci sono indiziati, nessuna traccia, nessun movente che indichi una pista: il colpevole sembra venuto dal nulla, come un artiglio invisibile e crudele. Kate in passato è stata una Amish, sa che non possono esserci ombre nella vita delle vittime: eppure, nella vita di Mary Plank, qualcosa di oscuro iniziaa emergere, il peso di un segreto che a poco a poco si tinge di orrore...
Non avevo mai letto nulla di Linda Castillo, pur avendola sentita nominare spesso.
Le particolarità delle comunità amish mi hanno sempre affascinata... e senza dubbio questo è stato un bell' incentivo alla lettura. Gente che vive fra i campi di granturco mettendo in pratica la Parola del Signore, rinunciando all' elettricità, alla tecnologia, alla modernità... Potrei quasi quasi farci un pensierino ( ma anche no).
La storia non è particolarmente elaborata, anzi è molto lineare, viene svolta in modo pulito e allo stesso tempo accattivante, come non mi capitava di leggere da tempo; scrittura fluida, niente eccessi di parolacce assai comuni nei thriller.
 Finalmente una donna poliziotto con una storia alle spalle ma tuttavia equilibrata, senza machismi inutili; finalmente qualche bel dialogo intelligente, e un linguaggio lontano dal "poliziottese" ( un misto di termini scientifici, medici, burocratici, legali e sigle improponibili) che rende il romanzo godibilissimo anche per chi non è un grande appassionato del genere.

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