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La marcia su Roma dei parlamentari a 5Stelle.

Creato il 27 febbraio 2013 da Freeskipper
La marcia su Roma dei parlamentari a 5Stelle. L'Italia tutta aspetta di sapere cosa farà Beppe Grillo in Parlamento. Accetterà il dialogo oppure se ne starà a sbraitare tra i banchi dell'opposizione? Nessuno azzarda pronostici: "Noi non siamo contro il mondo. Vedremo riforma per riforma, legge su legge. Se ci sono proposte che rientrano nel nostro programma, le valuteremo. Andrò io alle consultazioni con Napolitano!". Ma l'aria che tira è quella di una chiusura a qualunque tipo di alleanza o di appoggio!  Il Movimento5Stelle su questo punto è molto chiaro. La risposta è scritta nero su bianco nel codice di comportamento dei parlamentari eletti: "I gruppi parlamentari del Movimento5Stelle - si legge nel blog - non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi". Dunque per il momento nessuna apertura. Beppe era stato molto chiaro subito dopo l'esito del voto: "Con noi nessun inciucio, inciucino o inciucetto". I Cinque Stelle resteranno per il momento a controllare l'attività del parlamento: "Saremo 150 dentro e qualche milione fuori. E' stata eccezionale questa cosa. Prima forza in assoluto in tre anni e qualche mese, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso. Adesso ci toccherebbero 100 milioni. Non prenderemo soldi, continueremo così. Aspettateci in Parlamento, sarà un grandissimo piacere potervi osservare. Mi sono chiesto dove ci collocheranno nell'ambito del Parlamento, spero dietro ognuno di voi. Faranno un governissimo pdmenoelle - pdelle. Noi siamo l'ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7, 8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo. Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l'acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro, molto dura. Non riescono a capire, non riescono a concepire. Bisogna che li analizzi psichiatricamente. Sono falliti. Sono lì da 25, 30 anni, hanno portato il Paese alla catastrofe. La cosa che mi da malessere sono questi milioni di persone che galleggiano nella crisi, che sono stati solo sfiorati dalla crisi, che sono riusciti a vivacchiare a discapito degli altri milioni che non ce la fanno più. Il problema dell'Italia sono queste persone. E finchè non gli toccheranno gli stipendi o le pensioni, per loro va benissimo immobilizzare il Paese, ma durerà poco, molto poco questa situazione." Intanto l'esercito di parlamentari a Cinque Stelle si prepara alla marcia su Roma. Ma non potranno fare di testa loro. Le regole del Movimento sono ferree. I parlamentari non potranno farsi chiamare "onorevoli" dovranno optare per il termine 'cittadino' o 'cittadina', declinare gli inviti ai talk show tv, spiegare giornalmente le votazioni svolte negli emicicli di Camera e Senato con video pubblicati sul canale youtube del Movimento e dovranno stare attenti alle spese come gruppo parlamentare. Le regole sono poche ma chiare e stringenti. È ad esempio previsto che il parlamentare eletto dovrà dimettersi obbligatoriamente se condannato, anche solo in primo grado; nel caso di rinvio a giudizio sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l'incarico. Il codice prevede poi la rendicontazione delle spese mensili per l'attività parlamentare (viaggi, vitto, alloggi, ecc.) sul sito del M5S. Quanto alla partecipazione dei cittadini, di cui gli eletti saranno veri e propri portavoce, questa è sancita da alcuni paletti. Le richieste di proposte di legge originate dal portale del Movimento 5 Stelle attraverso gli iscritti, è ad esempio stabilito, dovranno obbligatoriamente essere portate in aula se votate da almeno il 20% dei partecipanti. I gruppi parlamentari potranno comunque valutare ogni singola proposta anche se sotto la soglia del 20%. Regole chiare anche per chi 'sgarra': "I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza". Quanto al trattamento economico, "l'indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all'assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo". Sulle eventuali persone di supporto ai parlamentari, se previste per legge, "per la loro attività non potranno superare un rimborso economico di 5 mila euro lordi mensili". Sul fronte della comunicazione, si avverte già dal Codice di comportamento la mano di Beppe Grillo, pronto a vigilare ed evitare storture. "La costituzione di due gruppi di comunicazione, uno per la Camera e uno per il Senato sarà definita da Beppe Grillo in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri, al duplice fine di garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonchè di evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili". E il celebre blog di Grillo non resterà tagliato fuori. "Ogni gruppo avrà un coordinatore con il compito di relazionarsi con il sito nazionale del M5S e con il blog di Beppe Grillo. La concreta destinazione delle risorse del gruppo parlamentare ad una struttura di comunicazione a supporto delle attività di Camera e Senato su designazione di Beppe Grillo deve costituire oggetto di specifica previsione nello Statuto di cui lo stesso gruppo parlamentare dovrà dotarsi per il suo funzionamento. È quindi necessaria l'assunzione di un esplicito e specifico impegno in tal senso da parte di ciascun singolo candidato del M5S al Parlamento". A buon intenditor poche parole.

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