Tg3, ci risiamo. Violenza sulle donne. Un argomento all’ordine del giorno, al pari della crisi economica e degli scandali calcistici. Gli assassini sono sempre gli stessi, uomini che dicevano di amarle, uomini gelosi, abbandonati, insicuri, che scagliano la loro rabbia contro un corpo inerme e sempre perché l’oggetto desiderato, bramato, è considerato, una proprietà. E’ una mattanza tutta italiana, che registra un’ altra vittima. Stavolta è Sabrina a giacere per terra, freddata da tre colpi di arma da fuoco, in strada, davanti agli occhi del figlio della donna e che ha continuato a ripetere “volevo solo spaventarla”!

Non c’è un solo giorno in cui una donna non venga aggredita. Ogni anno porta i suoi numeri.
Non trova la parola: fine, la violenza sulle donne e questa volta l’ennesimo episodio ha portato alla morte di una donna, uccisa da un uomo che aveva denunciato per stalking. L’assassino ha sparato alla persona con cui aveva avuto una relazione e che non aveva accettato di essere stato lasciato: tre colpi di arma da fuoco, davanti alla chiesa, dove poi si è barricato e infine, suicidato. Gaetano, che diceva di amarla, la perseguitava, tanto da spingerla alla denuncia, è sotto casa, un ‘altra volta, litigano, estrae l’arma, Sabrina tenta di proteggere il figlio, invano, partono i colpi e lei perde la vita.
La mano è sempre quella dell’uomo. Quella di un fidanzato, ex compagno o marito che non accetta la fine di una relazione. Ultimo atto di vessazioni che finiscono sempre per colpire le donne . Un altra tragedia per stalking. Un altra tragedia passionale. Due morti in poche ore, in una storia affettiva breve, dove non si accetta l’addio e allora via libera alla strage. Storie d’amore e rabbia che finiscono con l’ultima vittima della gelosia folle di un uomo. L’ennesimo omicidio-suicidio.

Queste violenze sono crimini, omicidi, anzi femminicidi. È il triste primato del nostro Paese sotto gli occhi del mondo.






