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"la memoria degli altri" di marco olivieri

Creato il 24 marzo 2014 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi

“Dal romanzo Il trono vuoto al film Viva la libertà”. Ė il titolo della lezione che il giornalista e critico cinematografico Marco Olivieri, autore della prima monografia sul regista Roberto Andò, "La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò" (Edizioni Kaplan), terrà mercoledì 9 aprile presso l’Università di Yale, a New Haven, nell’ambito del corso tenuto dalla docente di Yale Millicent Marcus. Per la seconda volta, Olivieri parteciperà al Yale Festival of Italian Cinema (nona edizione), con ospite d’onore lo stesso Roberto Andò e con il film "Viva la libertà" come evento conclusivo della rassegna dedicata al cinema italiano. 
Il libro "La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò" di Marco Olivieri, illustra la peculiarità di un autore rigoroso che nei suoi film, da “Diario senza date” (1995) a “Viva la libertà” (2013), ha costruito un percorso coerente e originale mettendo in scena la “memoria degli altri”, un intreccio appassionante di destini individuali e collettivi. Il libro contiene, oltre alle analisi dei singoli film, un’intervista con lo stesso regista che ripercorre le tappe della sua vita e della sua carriera. In copertina, Toni Servillo nel film “Viva la libertà”: fotografia di Lia Pasqualino.
Sul film "Viva la libertà" Olivieri ha scritto una breve analisi in inglese che sarà distribuita (come scheda) agli spettatori della rassegna. A sua volta, il regista palermitano interverrà, nel mese di aprile, anche nelle Università di Princeton, Penn (a Philadelphia) e Boston, oltre che a Yale, per parlare del suo cinema e del suo mondo creativo. “Mi sembra affascinante ripercorrere, in questa lezione a Yale, il percorso dal romanzo 'Il trono vuoto' al film 'Viva la libertà', facendo emergere le peculiarità di due linguaggi così profondamente differenti. La mia sarà un’immersione appassionata nella letteratura e nel cinema, avendo come strumento privilegiato la mia analisi su tutto il mondo cinematografico di Roberto Andò. Un cineasta – da ricordare anche il raffinatissimo Il manoscritto del principe e il toccante Viaggio segreto - apprezzato non solo in Italia ma anche nel mondo grazie all’ottima affermazione di Viva la libertà e, in precedenza, di film come Sotto falso nome”, commenta Marco Olivieri.
Dicono del libro:
“Consiglio di leggere questo libro perché è una bellissima lettura che ti trasmette una grandissima voglia di fare, di capire. Si tratta di una grande gara nello scoprire tutti gli elementi che caratterizzano la poetica di Roberto Andò e i suoi tantissimi riferimenti culturali” (Marco Tullio Giordana)
“Un libro accurato, utile, necessario, scritto con molta passione. La parola chiave del libro è questa: passione. Un libro nato dall’amore per il cinema di Roberto Andò, con una capacità di analisi fortemente introspettiva, entrando nelle pieghe del cinema di Andò” (Alessandra Levantesi Kezich)
“Mi ritengo fortunato: l’autore dà vita ad accostamenti originali e mi offre preziose chiavi di lettura, permettendomi di guardare dentro di me e di ripercorrere ciò che ho fatto negli anni. Vedermi sotto lo sguardo intelligente di un altro è emozionante” (Roberto Andò)
“Una monografia decisamente esaustiva” (Alessandra Rota, “la Repubblica”)
“Questa è la prima monografia dedicata all’autore esploso quest’anno con Viva la libertà, quindi assai utile a capire i suoi percorsi” (Massimo Lastrucci, mensile Ciak)
"La memoria degli altri si discosta dalle monografie consuete sui registi instaurando un rapporto empatico col lettore" (Mario Calderale, Segnocinema di luglio - agosto 2013, n. 182, p. 77).
“Un libro prezioso” (Franco Cicero)
“Un lavoro rigoroso, meticoloso e completo che contribuisce, in modo notevole, a farci conoscere il cinema di Roberto Andò, esplorato nei suoi più profondi risvolti e nelle sue più complesse implicazioni” (Nino Genovese)
“Un libro scritto con appassionata dedizione, nel segno della psicoanalisi” (Sandro Volpe)
“Un’analisi accurata e minuziosa” (Eliana Lo Castro Napoli, Giornale di Sicilia)
"Dietro i film di Roberto Andò è sottesa sempre l'idea di un viaggio nei labirinti della mente, alla ricerca di una verità o di se stessi, contro l'oblio o tra le ambiguità del doppio: è questa l'analisi di Marco Olivieri" (Valeria Ferrante, "la Repubblica" - edizione di Palermo)
“Un volume raffinato e di qualità” (Donatella Lisciotto, psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana)  
“Mancava nella letteratura cinematografica monografica un saggio “esaustivo” sull’opera del regista-scrittore palermitano Roberto Andò. A colmare il vuoto saggistico su questa eclettica e singolare presenza del cinema italiano ci ha pensato Marco Olivieri che con meticolosa e appassionata scientificità ripercorre nel suo “La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò” il cammino di un artista a cui “interessa la memoria, quando diventa la perfetta geometria di un destino… la misteriosa confluenza, in chi racconta, tra ciò che si svela e ciò che si omette… la musica segreta di ciò che non è detto, che è rimasto nella zona d’ombra… la parte nascosta della luna…” (Franco La Magna, http://www.inscenaonline.site88.net).
Il film “Viva la libertà” di Roberto Andò, tratto dal romanzo “Il trono vuoto” (Bompiani), ha ottenuto due David di Donatello 2013 (con dodici candidature): per la sceneggiatura (Andò e Angelo Pasquini) e per il miglior attore non protagonista (Valerio Mastandrea), oltre a due Ciak d’oro: sempre per la sceneggiatura e per gli attori Toni Servillo e Mastandrea. Andò e Pasquini hanno anche vinto il Nastro d’argento 2013 sempre per la sceneggiatura.
Per approfondimenti: 
http://marcoolivierigiornalista.wordpress.comhttp://www.facebook.com/lamemoriadeglialtri.
  

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