“La memoria dell’acqua” è una graphic novel appena uscita per Tipitondi, collana di Tunué. Leggerla fresca di stampa, con l’odore vivo dell’inchiostro in una notte di fine estate ne ha ulteriormente acceso i colori, rivelato sensi.
Siamo su una scogliera a picco sul mare azzurro e solo a momenti appare la notte e il mare si agita, come una presa di coscienza.
Siamo in un piccolo villaggio con due protagonisti che poi diventano tre e alla fine molti di più, nella ricostruzione di una complessa storia familiare.
C’è una ragazzina curiosa che insegue un mistero e scopre il proprio destino.
Di fronte alle colpe dei padri, i discendenti non hanno responsabilità se non agli occhi di dee furiose, vendicative e invisibili.
Nella mitologia greca, le Erinni vendicano con la pazzia un delitto, andando a colpire anche i discendenti dei colpevoli, qui è l’Acqua che conserva la Memoria e vendica un proprio lutto chiedendo un sacrificio che non ha uguali. E senza uguali è anche il modo in cui ogni nuovo erede lo affronta: chi ha in sorte questo cammino può restarne prigioniero, impazzire, tentare un’inutile fuga.
O affrontarlo.
E tra i discendenti del primo colpevole, Marion vede i diversi modi di reagire: atti di eroismo e di amore, di fuga o inconsapevolezza.
Fino a scoprire che anche a lei toccherà fare una scelta, perchè anche per lei la storia si ripete, uguale come per i suoi avi- uguale forse come per qualsiasi famiglia.
Cosa farà Marion? Come affronterà il suo destino? Il racconto non ce lo dice, ci lascia a metà strada con il più grande degli enigmi ancora da sciogliere.
Non saperlo interroga ognuno di noi: la vera risposta, forse, è che ognuno può scegliere, quando si trova di fronte alla sorte, quando eredita qualcosa di grave, qualcosa di grande.
Possiamo solo immaginare che, quando sarà il momento, Marion farà come quando ha deciso di risolvere il mistero del faro, con coraggio.
E pensare che tutto era nato da una roccia con delle incisioni, dalla curiosità di una ragazzina intelligente e senza paura.
E se la colpa è dei padri, la salvezza è però in mano ai figli e a come scelgono di affrontarla. E il lettore non lo sa per certo, ma sente che Marion non avrà paura di un’altra roccia con delle incisioni.
Neppure se ad esservi incise fossero un domani proprio le sue iniziali.
La memoria dell’acqua
Link utili
Sul blog di Tipitondi si può leggere un’intervista agli autori e la presentazione del fumetto, di cui puoi sfogliare qui l’anteprima. La collana Tipitondi ha ricevuto nel 2012 il premio “Stefano Beani” al Lucca Comics 2012 come miglior iniziativa editoriale. Aver conosciuto il dott. Beani mi rende particolamente cara questa recensione.
Questo post partecipa al Venerdì del libro. Questo appuntamento nasce da un’idea di Paola di Homemademma. Ci ritroviamo anche sulla pagina FB Parlare coni bambini e nella Biblioteca di Filippo, vi unite?
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